Il "mercato" degli attrezzi agricoli, furti mirati nei vivai

Sarebbero destinati all'Est Europa. Sempre più casi

Alcuni vivai distrutti dal vento §(Ansa)

Alcuni vivai distrutti dal vento §(Ansa)

Pistoia, 26 maggio 2016 -  Oggi c’è una merce che rende di più delle piante e della vasetteria. E’ la costosa attrezzatura agricola, di cui le più moderne ed efficienti aziende vivaistiche si sono dotate. Merce ambita dai ladri e ricettatori, e si ipotizza che l’impennata di furti registrata nei vivai della Piana negli ultimi mesi sia legata proprio al traffico di questi oggetti, presumibilmente destinati al mercato dell’Est Europa. Ma come arrivano questi attrezzi, voluminosi e pesanti da trasportare? Le bande, attive in questo campo, si sono organizzate, con i tir in grado di affrontare i lunghi viaggi.

La situazione è cambiata negli ultimi dieci anni, stando a quanto dicono i vivaisti, titolari di piccole e medie aziende . Per anni, gli impreditori potevano lasciare i magazzini aperti anche tutta la notte e le chiavi infilate negli attrezzi, sicuri di ritrovare tutto in ordine al mattino. Oggi non è più così. I furti hanno avuto un’impennata con la crisi economica e si sono spostati anche nelle aziende più importanti, dove l’attrezzaturra agricola è di maggior valore economico e commerciale. «Da alcuni mesi - spiega il comandante dei carabinieri di Pistoia, maggiore Luca Stegagnini – abbiamo intensificato i nostri controlli nella zona dei vivai della Piana, dove si sono verificati gli ultimi episodi. Mentre si è attenuato l’allarme per i furti in casa, è cresiuto quello per i colpi nelle aziende vivaistiche. Ora l’obiettivo dei ladri sono soprattutto le attrezzature agricole, quindi si tratta di furti messi a segno con una certa organizzazione. Per questo abbiamo preparato posti di blocco e monitoriamo il territorio e le zone più isolate di notte. L’operazione condotta dai carabinieri di Quarrata martedì notte, ha avuto come esito l’arresto di due soggetti sulle cui tracce eravamo da qualche giorno. Ora le nostre indagini – chiarisce il maggiore Stegagnini – proseguiranno per identificare eventuali complici».