Fratoni, la Procura ha chiesto l’archiviazione

La presidente della Provincia: «Il pm ha svolto un lavoro scrupoloso e approfondito»

Federica Fratoni

Federica Fratoni

Pistoia, 20 luglio 2014 - LA PROCURA della Repubblica ha chiesto l’archiviazione dell’indagine che ha riguardato la presidente della Provincia Federica Fratoni, la cosiddetta terza «costola» che, come è noto, si era distaccata dai due filoni principali del processo Untouchables sui presunti appalti pubblici truccati. 

Per il pubblico ministero Luigi Boccia, che ha ereditato il fascicolo Fratoni dopo il trasferimento alla Procura di Prato del pm Francesco Sottosanti, che tuttora rappresenta la pubblica accusa sia nel processo immediato cautelare, in corso da quasi due anni, che nel bis, la cui udienza preliminare si concluderà a settembre, nei confronti della presidente Fratoni non è ravvisabile il reato che le era stato contestato, il tentato abuso d’ufficio, ipotesi che era contenuta nell’avviso di conclusione indagini che l’aveva raggiunta, nel febbraio scorso. 

UNA VOLTA diventato titolare del fascicolo, il pubblico ministero ha svolto ulteriori indagini che hanno richiesto alcuni mesi, al termine dei quali ha chiesto l’archiviazione del caso al giudice per le indagini preliminari Roberto Tredici, che ha fissato per il prossimo primo ottobre l’udienza per la discussione della richiesta. Assistita dai suoi legali, gli avvocati Alessandro Giuliani e Claudio Del Rosso del foro di Pistoia, Federica Fratoni era stata sentita a maggio dal pm davanti al quale, rispondendo a tutte le domande, aveva ampiamente chiarito la propria posizione.  A questo si era aggiunta la memoria dei suoi difensori, contenente una analisi dettagliata degli eventi e delle normative e che, insieme ai chiarimenti forniti dalla presidente Fratoni, hanno, evidentemente, convinto il pm.

LA PAROLA ora passa al giudice. La sua decisione potrà aprire tre strade: il gip potrà accogliere la richiesta della pubblica accusa, potrà ordinare al pm l’imputazione coatta e quindi la formulazione del capo d’accusa, o disporre un supplemento di indagine. C’è ancora quindi un capitolo decisivo da affrontare prima di poter tirare un definitivo sospiro di sollievo. Per Federica Fratoni non è stato facile affrontare la vita pubblica da amministratore contemporaneamente alla vicenda giudiziaria, ma la presidente non ha mai perso il sorriso, nè la sua serenità, come ci ha ribadito anche ieri, nel commentare per noi la notizia della richiesta di archiviazione.

«MOLTO semplicemente — ci ha detto — sono contenta. Il procedimento è ancora in corso — sottolinea —. Ero fiduciosa e serena e continuo ad esserlo. La Procura ha svolto un lavoro scupoloso e approfondito che mi ha colpito. Io sono stata risentita a maggio e so che il pm ha sentito anche altre persone». A Federica Fratoni, come si ricoderà, era stato contestato il tentativo di aver illegittimamente proposto per i Mondiali, quali esperti per seguire la preparazione dell’evento, l’ingegnere Paolo Mazzoni e l’ingegnere Riccardo Gaddi, all’epoca dirigente della Provincia di Lucca. MA secondo i suoi avvocati non vi era alcuna violazione della legge (articoli 25 e 724 del ’94 sulla non concessione di incarichi a persone già appartenenti alla pubblica amministrazione).  Mazzoni non rientrava — secondo gli avvocati Giuliani e Del Rosso — nel divieto, in quanto andò in pensione per raggiunti limiti di età. Quanto a Gaddi, già dirigente generale a Lucca, non aveva invece problemi di pensionamento, e i costi relativi alla sua nomina sarebbero stati solo a titolo di rimborsi spesa. La Presidente, come era già emerso, in un’ottica di risparmio per la pubblica amministrazione, aveva già provveduto a tagliare sette dirigenti, risparmiando 900mila euro di denaro pubblico.