Federigo Santi uno Speron d'Oro con dedica speciale

Parla il fantino del Grifone

La Giostra

La Giostra

Pistoia, 28 luglio 2016 - Le polemiche che hanno accompagnato la Giostra dell'Orso hanno rischiato di far dimenticare che comunque si è corso, più o meno, e che alla fine c'è stato un vincitore. Onore, quindi, ai vincitori. E’ giusto così. Federigo Santi, cavaliere del Grifone, si è aggiudicdato lo Speron d’Oro 2016 totalizzando 24 punti, ma soprattutto dimostrando di aver capito fin da subito come funzionava la nuova Giostra. «Prima lo Speron d’Oro si vinceva con 9 punti adesso con 24 – dice Santi – e questo la dice lunga sulla corsa. Diciamo che alla fine va bene così, è una Giostra più tranquilla, da ragazzi, anche se vincere fa sempre piacere e quest’anno a vincere siamo stati tutti perché siamo tornati di nuovo in piazza. I miei compagni sono stati bravissimi, ci hanno messo il cuore dal primo all’ultimo giorno».

Per chi ha corsa la Giostra di prima, quali sono state le difficoltà maggiori con questa nuova formula? «Quest'anno l’avversario non era l’altro cavaliere – spiega Santi – ma il tempo. La difficoltà maggiore era rimanere dentro l’arco di tempo previsto dal regolamento e noi, devo dire, che siamo stati molto bravi in questo, non siamo mai andati fuori tempo, mai una corsa nulla e questo ha inciso tanto sulla vittoria». La nuova formula è piaciuta poco, almeno alla gente, e in molti chiedono che venga rivista perché così la Giostra è noiosa e lenta. «Sarebbe sufficiente tornare al vecchio regolamento – dice il cavaliere Speron d’Oro – colpendo ad ogni giro anziché alla fine del secondo e già la velocità diminuirebbe se il problema è questo. Direi che sia da reintrodurre l’orso con il braccio che cade perché sono stati da sempre i simboli della Giostra oltre a dare un senso alla corsa stessa. Mi auguro che a settembre i rioni si mettano a sedere intorno ad un tavolo, magari con i rappresentanti del Comune e che insieme riescano a trovare una soluzione perché è innegabile che questa manifestazione vada cambiata per renderla più spettacolare e meno noiosa».

Per ogni vittoria che si rispetti c’è sempre una dedica particolare da fare. «Dedico la vittoria – dice Santi – ai ragazzi e a Giacomo Cresci che nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare dopo l’edizione del 2014, ci ha messo l’anima per aiutarci, consigliarci e starci vicino».