Rotabili storici e macchinisti protagonisti del film 'Fango e gloria'

Il film del regista Leonardo Tiberi è stato presentato all'ultimo festival del cinema di Venezia

Macchinisti (Luca Castellani/FotoCastellani)

Macchinisti (Luca Castellani/FotoCastellani)

Pistoia, 23 maggio 2015 - «Fango e gloria», film in onda in prima tv su RaiUno, vanta anche uno spaccato di una delle eccellenze pistoiesi, il Deposito dei rotabili storici delle Ferrovie. Hanno infatti partecipato al film per le riprese fatte in Val d’Orcia esattamente un anno fa – realizzato in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale e dei 90 anni dell’Archivio storico Luce – anche il personale (due macchinisti e due addetti all’officina) del Deposito. Ma protagoniste delle scene sono in particolare la locomotiva a vapore (una 640 148 del 1911) e alcune vetture Centoporte (del 1931 ma ricostruite sul modello del 1906) che sono state risistemate proprio nell’officina pistoiese.

Il film del regista Leonardo Tiberi, presentato all’ultimo Festival del cinema di Venezia, narra le vicende dei milioni di giovani coinvolti in quel tragico evento utilizzando come simbolo il Milite ignoto italiano, che viene chiamato Mario, interpretato da Eugenio Franceschini. Figlio della borghesia di provincia, Mario è convinto che l’Italia non entrerà nel conflitto, e frequenta l’amico donnaiolo Emilio e la fidanzata Agnese convinto che tutti e tre invecchieranno insieme. Invece sia Mario che Emilio vengono arruolati e mandati al fronte, dove combatteranno sperando di tornare a casa vivi. Curioso esperimento cinematografico, il docu-film collega immagini di repertorio tratte dagli archivi dell’Istituto Luce con sequenze di fiction.