Esposito: "E' un momento difficile"

Le parole del coach biancorosso

Il coach Esposito

Il coach Esposito

Pistoia, 10 febbraio 2016

In questo momento è così per la Giorgio Tesi Group. Una buona notizia e una cattiva. Da una parte la buona notizia che Blackshear ha recuperato dal problema al polso e che Filloy domenica sarà fra i dieci che affronteranno Milano, dall’altra la cattiva notizia che Knowles e Lombardi sono entrambe fermi a causa dell’influenza. «Ne entrano due e ne escono altri due – dice Vincenzo Esposito – in questo momento le cose vanno così. Di positivo c’è che Wayne ha recuperato e che Filloy, se tutto procede per il meglio, domenica sarà della partita. E’ il momento più difficile dall’inizio dell’anno, vuoi perché affrontiamo squadre che hanno cambiato tanto e in meglio, vuoi perché sono arrivati i primi infortuni in serie. La conclusione è che dobbiamo sempre inventarci qualcosa di nuovo».

La situazione non è delle più semplici perché anche doversi inventare ogni giorno qualcosa di nuovo per riuscire a sostenere un allenamento degno di questo nome non è facile anche se la squadra sta facendo di tutto per tenere il ritmo alto stingendo i denti. «Ai ragazzi non si può dire niente – prosegue Esposito –sono eccezionali, sono motivati e concentrati non è questo il problema, solo che numericamente siamo pochi e facciamo fatica. Alcuni infortuni sono arrivati anche perché dovendo tenere la squadra sempre con le marce tirate i rischi li corri. Il vero problema è di non riuscire a preparare a dovere le partite perché come ho avuto modo dire, una o due settimane riesci a reggerle, alla terza la qualità del gioco inizia a scadere.

Dispiace perché stavamo esprimendo una buona pallacanestro riconosciuta da tutti e al completo avremmo potuto fare un girone di ritorno simile a quello dell’andata. Lo dico con grande serenità perché lo sapevamo fin dall’inizio che la rosa era corta e che certe cose potevano accadere».

Esposito oltre ad essere uno molto diretto e schietto è anche soprattutto un uomo di basket e sa benissimo che quando inciampi in questi momenti è inutile attaccarsi all’imprevedibilità dello sport e al fatto che tutto può succedere. «In questa situazione – ammette il tecnico biancorosso – rischi di arrivare a 6-7 sconfitte di fila. E’ inutile dire che nello sport non c’è niente di scontato e mai dire mai. Sono venticinque anni che faccio basket e di miracoli non ne ho mai visti».