Sanità, il candidato Massimo Baldi punta sul privato e il volontariato e scatena le polemiche: "Vogliono smantellare tutto il sistema"

Sul piede di guerra il Crest e il Movimento 5 stelle

Due camici bianchi

Due camici bianchi

Pistoia, 23 maggio 2015 - Massimo Baldi , capolista Pd, alle prossime elezioni regionali interviene quasi a chiusura della sua campagna elettorale sulla sanità sottolinenado lì'esigenza di affidarsi al mondo del volontariarto ed al sistema privato. 

"Da renziano, come si dice, doc, ritengo che l’unico modello possibile sia questo: partire da ciò che sul territorio c’è già e tendere poi la coperta altrimenti troppo corta del pubblico per una vera integrazione - scrive in una nota -. Il socio-sanitario privato, quello delle associazioni di volontariato ma anche quello del privato tout court, è già presente nel nostro territorio con presidi e servizi diffusi, eccellenti e accessibili. Una sanità moderna, che abbia come obiettivo non il mantenimento del carrozzone pubblico, ma il mantenimento e il miglioramento dei servizi per i cittadini, non può che sposare questo modello".

Immediate e critiche le reazioni alle sue affermazioni. Alzano la voce il candidato governatore della Toscana del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli ma anche il Crest, comitato regionale dell'emergenza sanitaria.

​"Scrive Baldi che "per una sanità moderna è necessario aprirsi al socio-sanitario privato e al volontariato". Mentre Rossi continua a mentire pubblicamente sostenendo la sua difesa della sanità pubblica, finalmente qualcuno in questo partito ammette quanto stanno promuovendo da anni: la privatizzazione de facto della sanità toscana - dice Giannarelli -. Ma qui c'è di più: non bastava a questo Partito Democratico depotenziare il servizio pubblico per indurre le persone a rivolgersi al privato. Non gli bastava avergli regalato 4 ospedali in project financing e aver allargato gli affidamenti privati non più unicamente ai servizi accessori quali le pulizie, ma anche addirittura alla gestione dei CUP. Non gli è bastato creare il rimborso a prestazione col quale gli ospedali pubblici sono stati posti sullo stesso piano di quelli privati convenzionati, ossia ricevono soldi in base alle prestazioni che erogano. Il PD e Rossi vogliono di più. Vogliono di fatto demolire la sanità pubblica".

"Il nostro candidato smonta con un solo comunicato tutta la propaganda rossiana e finalmente mette in luce ciò che era evidente da tempo ma troppo scomodo da dire:la sanità toscana che conoscevamo è stata è stata smantellata pezzo per pezzo - scrive in una nota il Crest -è stata portata al limite del collasso ed il percorso prenderà una strada ormai delineata: accentramento, periferie, zone rurali o montane dimenticate, ricorso al privato. Fra qualche anno, se questi politici andranno al governo regionale, la sanità pubblica sarà solo un ricordo e ci troveremo con due percorsi: la sanità pubblica per i poveri, svuotata di risorse e di investimenti, e la sanità privata e convenzionata "eccellente e accessibile" per chi se la potrà permettere".