Pistoia, 9 luglio 2011 - La frenata dei mesi scorsi sembra essere soltanto un’illusione. La galoppata dei prezzi riprende veloce, alleggerendo ancora un po’ le tasche dei pistoiesi. Come se fossero troppo pesanti. In un solo mese, la crescita è stata quasi di mezzo punto percentuale, rispetto allo scorso anno si è arrivati a sfiorare quota 3%. Dopo il rallentamento registrato nei mesi precedenti, a giugno l’indice tendenziale dei prezzi al consumo ha raggiunto il 2,8%. Il raffronto con maggio segnala una crescita dello 0,4: «una variazione importante», la definisce l’Ufficio comunale di statistica del Comune di Pistoia che, come ogni mese, ha curato l’indagine.

 

Forse legato all’arrivo della bella stagione che ha spinto tanti pistoiesi a frequentare più spesso locali e ristoranti, è la voce «servizi ricettivi e di ristorazione» a segnalare uno dei rincari più consistenti: + 1,1% in un solo mese e +2,7 nell’arco di un anno. L’inflazione si è fatta sentire in modo maggiore soltanto per i prodotti alimentari e le bevande alcoliche, i cui prezzi sono cresciuti, in media, dell’1,2% rispetto a maggio e del 2,8 in confronto al giugno 2010. Il carrello della spesa è diventato più pesante in modo particolare per chi lo ha riempito con carne di maiale (+0,6%), pesce (+1,3), latte fresco (+1,1) e verdura (1,2).

 

Un vero e proprio boom ha riguardato la frutta: forse anche perchè quella colta in giugno ha prezzi maggiori rispetto a quella invernale, è stato registrato un incremento dell’11,9%. Fra le poche voci con «segno meno», quelle relative alle comunicazioni (-0,7%) e quelel legate all’abitazione (-0,1). In diminuzione, per chi spulcia anche nei tariffari dei beni e dei servizi voluttuari, il costo dei trattamenti di bellezza (-4,1%).

 

Ma come ben sanno i pistoiesi, si tratta di eccezioni. Nell’ultimo mese, anche se soltanto di pochi decimali, sono lievitati i prezzi sia delle bevande alcoliche, di mobili e trasporti. Nell’ultimo mese, non hanno invece subito rincari i capi di abbigliamento e le scarpe. Anche se, nel corso dell’anno, i loro prezzi sono cresciuti mediamente di due punti percentuali.