Dramma familiare, tenta di strangolare la moglie «colpevole» di volerlo lasciare

Non è la prima volta. Filippino rintracciato e arrestato dalla polizia

Polizia in azione (repertorio)

Polizia in azione (repertorio)

Pistoia, 31 luglio 2015 - L’HA PEDINATA, afferrata per il collo e tramortita di cazzotti. Poi è rimontato in sella alla bici. Il quarto d’ora di follia di cui si è reso protagonista Carlo Ligot Ortiz, 47enne filippino, già agli arresti domiciliari da due settimane per aver ferito un nigeriano con una coltellata ad un braccio durante una rissa sul Globo. Due giorni fa il bis di violenza: l’uomo, è evaso dai domiciliari poco prima delle 19, ha inforcato la bici e si è messo a caccia della moglie che, dopo l’ultimo arresto, aveva dato un taglio alla loro relazione per rifarsi una vita insieme ai tre figli. 

UNA VOLTA trovata, in via Pacini, le è saltato addosso, l’ha bombardata di cazzotti ed è scappato via pedalando in direzione opposta. L’allarme è scattato grazie a un testimone che ha chiamato il 113. Sul posto è intervenuta la Squadra Volanti che ha allertato il 118, prestando il primo soccorso alla donna e si è messa sulle tracce dell’uomo. La prognosi per la vittima, trasportata d’urgenza al San Jacopo con forti segni di ecchimosi intorno al collo è di 7 giorni. Poi il blitz lampo grazie al quale gli agenti hanno rintracciato il filippino ancora in sella alla bici lungo via Curtatone e Montanara. Per lui sono scattate nuovamente le manette. 

MALTRATTAMENTI in famiglia, lesioni ed evasione è la sfilza di accuse delle quali dovrà rispondere.  La persecuzione di violenze e angherie verso la moglie, secondo gli accertamenti, andavano avanti da circa due anni, durante i quali la donna, una 50enne filippina, non aveva mai sporto denuncia per timore di subire ulteriori ripercussioni. 

L’ARRESTO è stato disposto dal sostituto procuratore Luciano Padula che, dopo aver ricevuto il rapporto del coordinatore della Squadra Volanti, Giuseppe Antonicelli, ha applicato le norme sul femminicidio che autorizza norme restrittive anche in assenza di denunce. Per il 47enne, ex badante con alle spalle diversi precedenti, incluso il maltrattamento degli accuditi, si sono aperte le porte del carcere di Prato dove resterà fino a lunedì in attesa dell’interrogatorio di garanzia del gip.