Don Backy in concerto a Candeglia

Serata di festeggiamenti venerdì 13 per i 57 anni di sacerdozio del parroco don Leonardo Giacomelli

Don Leonardo Giacomelli

Don Leonardo Giacomelli

Pistoia, 7 maggio 2016 - Un cobncerto pieno di significati. I parrocchiani di Candeglia si sono mossi in queste settimane per un appuntamento dalle numerose sfaccettature e così per venerdì prossimo (dalle ore 21) al Circolo del paese hanno organizzato un concerto di Don Backy. Ma non è tutto. I parrocchiani nell'occasione consegneranno anche un riconoscimento a don Leonardo Giacomelli, da 57 anni parroco di Candeglia, una persona molto apprezzata in paese e che ha viaggiato nel mondo in lungo e in largo (non senza difficoltà e imprevisti) per conoscere culture e tradizioni di moltissimi paesi, alcuni dei quali molto lontani dalla nostra società. “L'oratorio della parrocchia con il tempo è andato un po' in disuso – spiegano i parrocchiani – ma don Leonardo non si è mai tirato indietro e ha sempre cercato di fare il bene di tutto il paese. Con questa serata abbiamo così deciso di ringraziarlo per i 57 anni di operato nella nostra chiesa”. Gli anni di sacerdozio di don Leonardo in tutto sono di più: cominciò tra Valenzatico e Vignole e dopo qualche altro spostamento arrivò a Candeglia, paese nel quale ha anche insegnato religione all'interno della scuola Leonardo Da Vinci. La serata di venerdì prossimo, organizzata da Mauro Guastini, Valter Tanturli, Carlo Bovani, Andrea Betti, Carla Breschi e Gino Volpi, sarà doppiamente importante anche perché il ricavato dell'evento (a ingresso libero) sarà devoluto all'Associazione culturale Amici del Ceppo per il progetto di riqualificazione della Biblioteca medica “Mario Romagnoli” e all'Associazione Alice per la lotta all'ictus cerebrale. “Per organizzare questa serata – concludono gli organizzatori – ringraziamo gli sponsor che ci hanno sostenuto e soprattutto l'apporto della dottoressa Breschi e del dottor Volpi. Don Backy venne a Candeglia oltre dieci anni fa e abbiamo riproposto questa serata nella speranza che dia nuova linfa alla vita in parrocchia”.