Pistoia, 15 aprile 2014 - Dopo la maratona shakespeariana proposta dall’Accademia degli Artefatti, il cartellone di Teatri di Confine si sposta nella settecentesca Villa di Scornio di Pistoia per ospitare una due giorni dedicata all’attore e regista Claudio Morganti, figura tra le più autorevoli e interessanti della scena teatrale. Nella sua trentennale attività, fin dagli esordi (è stato allievo di Carlo Cecchi), Claudio Morganti ha sviluppato una ricerca di alto livello: dalla collaborazione con Alfonso Santagata ai percorsi personali su Shakespeare e sul Woyzeck di Büchner.

 

Un lavoro sempre caratterizzato da una rigorosa ed originale riflessione sul teatro e sul senso e sul mistero dell’arte della scena, nutrita da scelte spiccatamente controcorrente ma sempre di grande coerenza e vitalità. Per la sua opera ha ricevuto il premio Carmelo Bene-Lo straniero 2010, nell’ambito del Festival di Santarcangelo, e il Premio Speciale Ubu (2012). Nel 2011 Morganti ha pubblicato per le Edizioni dell’Asino il Serissimo metodo Morg’hantieff per teatranti e spettatori, incentrato sulla consapevolezza teorica delle differenze tra teatro e spettacolo.

 

Martedì 22 aprile, alle ore 21 è in programma, nella Sala Mabellini (Villa di Scornio), Lectura Dantis, una lettura sonorizzata dei canti III, V, XIII e XXIII dell’Inferno dantesco che si trasforma, attraverso la “lente” di Claudio Morganti (che firma anche le musiche) in un “inferno pop, con intendimenti e guizzi rock”.

 

Il secondo appuntamento (con doppia recita, alle ore 18,30 e alle ore 21, nella Sala delle Carrozze di Villa di Scornio) è il 23 aprile con La vita ha un dente d'oro, interpretato da Francesco Pennacchia e Gianluca Stetur su drammaturgia di Rita Frongia. “La vita ha un dente d’oro" è un’antica espressione bulgara che non trova corrispondenza idiomatica nella nostra lingua. Pare venisse utilizzata per alludere al fatto che in tutto ciò che è vero c’è sempre un artifizio, una menzogna, un’alterazione d’organi. Uno spettacolo, quindi, di archeologia teatrale, che va alle origini del gioco, laddove nasce la tradizione ormai perduta e il gusto ed il piacere della vera finzione, quella autentica che privilegia il gioco e la santa idiozia. Al centro due attori “certamente il gradino più basso dell’umanità, ma pur sempre due esemplari di una specie in via d’estinzione, fatta oggetto di una caccia spietata.

 

Teatri di Confine è promossa da Fondazione Toscana Spettacolo e Associazione Teatrale Pistoiese con il sostegno di Regione Toscana e Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia. Biglietti da 12 a 8 euro; per chi acquista il biglietto per entrambi gli spettacoli, prezzo speciale 12 euro. Info e prevendita Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112; on line su www.teatridipistoia.it e circuito box office.