Pistoia, 15 settembre 2011 - Ha urlato le sue ragioni, richiamando l’attenzione di tanti cittadini e turisti che si trovavano a passare per piazza Giovanni XXIII. Protagonista del gesto lo scultore Nevio Di Marco, presidente dell’Associazione culturale 'Della Robbia'. Motivo del contendere l’installazione di una scultura, opera dell’artista Leonardo Bossio, raffigurante una pillola anticoncezionale, che proprio ieri è stata posizionata al centro della piazza, a pochi metri da quel Fregio robbiano, che oltre ad essere il simbolo dell’associazione presieduta da Di Marco, rappresenta una delle attrattive turistiche più importanti della città. Di Marco ha voluto manifestare contro la scelta del Comune, ritenendola inappropriata, perché secondo lui danneggerebbe l’immagine di una delle più belle piazze di Pistoia, per altro già al centro di altre polemiche per la decisione di qualche anno fa di installarci un’altra opera di arte moderna, la Luna nel pozzo.

 

L’installazione di ieri rientra nel programma del Puf, il Pistoia Underground Festival, manifestazione che coinvolge una ventina di giovani artisti. L’iniziativa, tra l’altro, propone più di dieci concerti, le opere di oltre venti artisti in esposizione, incontri di approfondimento e installazioni d’arte sparse per tutta la città. Il festival nasce sotto la direzione artistica di due giovani di esperienza nel mondo dell’organizzazione culturale, Alessio Baldi e Vincenzo Caruso, ed ha lo scopo di mettere in moto Pistoia, rendendola crocevia di eventi. Parola d’ordine contemporaneità: da quella delle arti grafiche (pittura, fotografia, street art, video art), a quella musicale, di stampo alternativo, sia folk, rock o elettronica, passando per gli appuntamenti letterari, incentrati su temi quali diritti, pratiche artistiche e marginalità.

 

Il presidente dell’Associazione Della Robbia, ha spiegato di non aver niente da eccepire nei confronti dell’iniziativa in sé, ma ha criticato l’accostamento che deturperebbe una delle piazze più belle della città, rischiando di creare dei precedenti nefasti per i nostri monumenti più rappresentativi. La protesta è durata per buona parte della mattinata, richiamando la curiosità di centinaia di persone, visto che ieri era giorno di mercato e anche dei vigili urbani, che hanno cercato di dissuadere Di Marco dal proseguire. Ma l’artista pistoiese non si è fermato, anzi ha proseguito ad inveire contro tale scelta, utilizzando a guisa di pulpito i blocchi di cemento posizionati nella piazza per ancorare la scultura al suolo.