Il premier Matteo Renzi in visita all'Hitachi

Sopralluogo nella nuova sala prove dello stabilimento di via Ciliegiole e incontro con i lavoratori per parlare del decreto amianto

Il premier Matteo Renzi (Foto Ansa)

Il premier Matteo Renzi (Foto Ansa)

Pistoia, 29 settembre 2016 - Il presidente  del consiglio Matteo Renzi sarà a Pistoia sabato nella mattinata (orario ancora da definire). Il premier ha annunciato la sua presenza allo stabilimento Hitachi Rail Italy di via Ciliegiole dove visiterà la nuova sala prove per i convogli costruiti nel sito industriale pistoiese e poi incontrerà tutti i dipendenti dello stabilimento. Al centro del dibattito, tra gli altri aspetti, anche il cosiddetto «decreto amianto» che riguarda da vicino tutti i lavoratori ex Ansaldobreda. Un obiettivo raggiunto a Roma ma frutto di un lavoro tutto pistoiese. A seguire fin dall’inizio la questione è stato il consigliere regionale Massimo Baldi, coadiuvato da Roberto Bartoli, ai quali si sono aggiunti i parlamentari del Pd Edoardo Fanucci e Caterina Bini insieme a Dario Parrini che hanno presentato lo scorso dicembre un emendamento ad hoc.

Impegno anche da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti. Nel documento sono previsti benefit previdenziali a tutti gli operai esposti alla fibra killer i quali hanno potuto già fare domanda all’Inps per ottenerli.  Renzi visiterà al suo arrivo, in anteprima, la nuovissima «sala prove» costruita nella zona sud dello stabilimento. Si tratta di un edificio lungo duecento metri, realizzato con un investimento di sei milioni di euro, utilizzato per le verifiche degli Etr 1000 per la quale è servita una variante urbanistica.  Non solo il presidente potrà «incassare» anche le stabilizzazioni annunciate dall’azienda proprio in questi giorni per far fronte alla produzione dei nuovi treni regionali Caravaggio e dei treni ET300. Per le commesse, infatti, saranno assunti cento lavoratori nei prossimi tre anni, distribuiti tra i tre stabilimenti di Pistoia (che conta circa 900 effettivi), Napoli (800 dipendenti) e Reggio Calabria (450 lavoratori).