Muri imbrattati, il segno del degrado

Viaggio tra i vandalismi e il degrado

Scritte sui muri a Porta Nuova (foto Acerboni/FotoCastellani)

Scritte sui muri a Porta Nuova (foto Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 10 dicembre 2016 - Muri scarabocchiati. Già perché di questo si tratta. Niente a che vedere con la street art, i writers o il graffitismo nato a Philadelphia negli anni "uaranta e sviluppatosi poi a New York nel ’70. Qui non c’è nessun Taki 183 o Rammellzee e nemmeno Carlo «C.T.» Torrighelli. Non c’è alcuna ricerca artistica, nessuna creatività. Qui si tratta di comunissimi imbratta muri che lasciano il segno solo perché danneggiano gli edifici.

E’ il caso di Porta Nuova, dove il sottopasso è pieno di scritte, o meglio sigle, senza nessun significato, scadenti da tutti i punti di vista. A giudicare da ciò che si riesce a leggere dai getti di spray sembrano che siano due i nomi più gettonati dediti a questi atti di vandalismo – non si può definirli in altri modi – che riempiono i muri della città. Il loro terreno preferito, oltre alla zona della stazione e di Porta Nuova, è il centro storico e le vie adiacenti, come se fosse un qualcosa da mostrare alla città.

A ben guardare già la parte sud di Pistoia non è messa bene, tra cantieri fantasma e degrado, che di certo non c’era bisogno di renderla ancora più cupa con scritte che hanno più il sapore delle periferie degradate che non di graffiti artistici. Porta Nuova dovrebbe diventare uno dei punti nevralgici di accesso alla città, è stata costruita e non ancora del tutto finita qualche anno fa e vederla così ridotta fa salire una profonda tristezza.

Sia chiaro che il problema non è legato all’imminente apertura dell’anno della cultura, ma si tratta di una situazione più generale e non certo nuova. La zona della stazione e vie limitrofe è da tempo segnata da uno stato di abbandono che è andato progressivamente aumentando nell’ultimo periodo. Come fare a risolvere il problema? Una domanda che prevede tante risposte perché si può partire da maggiori controlli, all’installazione di telecamere, ad una illuminazione più consona del sottopassaggio, visto che un po’ di apprensione viene a passarci di notte o quando inizia a fare scuro, che sicuramente non farebbero male e scoraggerebbero almeno in parte i vandali oltre ad aiutare la zona a sembrare meno abbandonata a sé stessa. La speranza è che il trasferimento della questura possa portare dei benefici e, magari, risolvere una gran parte dei problemi di questa parte di città.