'Tribunale all'ex Ceppo': la proposta degli avvocati

Il presidente: 'Spostare gli uffici giudiziari nel padiglione Cassa di Risparmio. Cosa ne pensano i candidati sindaco?'

Giuseppe Alibrandi

Giuseppe Alibrandi

Pistoia, 15 maggio 2017 - Lasciare il palazzo pretorio di piazza del Duomo, il suo splendido atrio certo, dispiace, ma tutto potrebbe essere più facile spostandosi di poco, con tutti gli uffici, che potrebbero essere agevolmente ospitati nel vecchio ospedale del Ceppo, più precisamente in quello che viene chiamato il padiglione Cassa di Risparmio (palazzina ex maternità per intendersi), con le aule penali e civili che prenderebbero il posto delle vecchie sale operatorie.

Possibile? Auspicabile per il presidente dell’Ordine degli avvocati di Pistoia, l’avvocato Giuseppe Alibrandi, che guarda lontano, a quando, nel piano ministeriale di riorganizzazione delle sedi dei tribunali, Pistoia potrebbe non soccombere proprio grazie a una sede più moderna ed efficiente, scongiurando il rischio, per i cittadini, di ritrovarsi a fare molti chilometri in più per prendere parte a un’udienza. C’è stata, recentemente, un’assemblea dei dipendenti del tribunale, hanno fatto una serie di valutazioni sui pro e i contro questa ipotesi di trasferimento, i motivi a favore sono quattordici e coincidono sostanzialmente con le valutazioni fatte dagli avvocati pistoiesi. L’assemblea degli avvocati c’è stata il 5 maggio, la proposta di trasferirsi in blocco nella “cittadella giudiziaria del vecchio Ceppo” è stata votata dalla maggioranza quasi assoluta: su 73 voti soltanto due i contrari.

«La nostra città – spiega il presidente Alibrandi – è diventata la sede di tutti gli uffici giudiziari del circondario dopo la chiusura delle sedi distaccate e del giudice di pace di Pescia e Monsummano. Oggi abbiamo quattro sedi più due archivi: palazzo pretorio, San Mercuriale, gli uffici giudiziari di via del Presto e il giudice di pace di via del Villone. Il personale si deve spostare da una sede all’altra, fascicoli che viaggiano come pure i magistrati, e una spesa pubblica verso i privati elevata: 144mila euro all’anno a un privato per gli uffici del giudice di pace e 54mila per l’affitto degli uffici Unep».

Il trasferimento nel vecchio Ceppo comporterebbe anche, finalmente, la possibilità di un parcheggio. «La sicurezza e la giustizia riguardano tutti, così come la sanità, l’istruzione e la difesa. Oggi che la città fa le sue scelte vorrei invitare ogni candidato a dire la sua proposta per risolvere la questione della collocazione degli uffici giudiziari in una sede più efficiente e razionale.

L’amministrazione uscente era disponibile al trasferimento nell’ex padiglione Cassa di Risparmio. E’ una palazzina di quattro piani. Noi abbiamo chiesto un approfondimento di questa possibilità a un tecnico. Nei prossimi cinque anni ci sarà la necessità di un’altra sede distaccata visto che la forza lavoro è di 73 dipendenti che sono attualmente 43. Non c’è nemmeno posto per tutti. L’ex pretura ha l’ascensore non a norma: il giudice tutelare deve scendere per vedere le persone in carrozzina. E c’è la questione degli arrestati: perchè devono essere viste da tutti mentre entrano dalla piazza in manette?».