Tentato omicidio a Quarrata, la testimone: "Mi ha detto: tienimi qui con te. Aveva paura"

La vicina di casa ha soccorso per prima la donna aggredita

La vicina di casa, Annunziata, ha soccorso la donna aggredita (Acerboni/FotoCastellani)

La vicina di casa, Annunziata, ha soccorso la donna aggredita (Acerboni/FotoCastellani)

Quarrata (Pistoia), 15 novembre 2017 - "Me la sono vista davanti, con la testa sanguinante, e i capelli impastati, era terrorizzata". E’ ancora sotto choc Annunziata, la vicina di casa che per prima ha soccorso la donna aggredita ieri mattina dal marito a colpi di martello, nella loro casa in via San Michele a Catena di Quarrata.

"Erano esattamente le 13,20 quando mi ha suonato alla porta – racconta la donna – Me lo ricordo benissimo. Io ho aperto e l’ho vista così, ferita e dolorante. Le ho chiesto cosa fosse successo e se potevo andare a casa con lei ad aiutarla, ma lei mi ha detto: ‘Ti prego, tienimi qui, non voglio vedere mio marito, ecco come mi ha ridotta’".

Poi la donna si è accasciata a terra, priva di forze. "Non ha voluto nemmeno venire in cucina – continua la vicina, ancora sotto choc – E’ rimasta qui seduta in fondo alle scale, senza muoversi. Aveva dolore e si vedeva: le ferite profonde alla testa, sanguinava, e con un braccio si teneva una mano, dove era arrivata un’altra martellata". Le impronte di sangue sono ancora sui muri della casa della vicina.

Passano pochi minuti e la donna chiama i soccorsi. Sul posto, arriva anche una delle due figlie della coppia. "Per fortuna ci ha raggiunti subito anche la figlia – spiega la vicina – io non sapevo più che fare. Avevo i miei nipotini in casa. Forse anche per questo non li ho sentiti urlare. I bambini facevano rumore, giocavano, e in più avevamo la tv accesa".

Altre volte, prima di ieri, i litigi violenti tra marito e moglie avevano preoccupato il vicinato, ma col tempo ognuno aveva imparato a conviverci. "Accadeva spesso che litigassero – racconta ancora la signora – Io li sentivo, come pure gli altri, ma una cosa del genere chi se la poteva immaginare".

Nel piazzale, davanti alla porta di ingresso, è rimasta solo una macchina dei carabinieri. Intanto, è stato disposto il sequestro della casa e di alcuni oggetti all’interno. Per questo, nessuno, nemmeno i familiari stretti, potrà rientrare, prima della conclusione delle indagini.

La vittima è descritta da tutti come una donna gentile. "Qui ci conosciamo tutti – raccontano i vicini – tante volte è capitato di sentire marito e moglie che litigano, è una cosa brutta, ma che cosa si può fare. Certo però, la violenza quella no. Una cosa del genere è incredibile. Non sembra nemmeno che possa essere successo qui".