Tana Termini, licenza verso la revoca. Regione pronta a chiudere l'impianto

Dopo l'intervento dei vigili del fuoco emergono forti perplessità

L'impianto di compostaggio di Tana Termini

L'impianto di compostaggio di Tana Termini

San Marcello-Piteglio (Pistoia), 17 maggio 2017 – Un incontro urgente per individuare le azioni da intraprendere per la messa in sicurezza definitiva dell’impianto di compostaggio di Tana Terimini. L’ha inviata lunedì l’ufficio tecnico del Comune di San Marcello-Piteglio alla Regione, all’indomani della chiusura dell’intervento dei vigili del fuoco volto a scongiurare l’eventualità di un incendio all’interno del compostore, visto il processo di autocombustione che si era innescato nel rifiuto organico stoccato all’interno di una cella. Il sito non è più presidiato da tempo dalla ditta che lo gestiva, la Sistemi biologici srl, dichiarata fallita.

Da domenica sera la situazione è stazionaria, ma adesso c’è da affrontare la questione dello smaltimento della grande quantità di rifiuto organico presente nell’impianto, circa 5mila tonnellate, a partire dal materiale che era contenuto nella cella in questione e che i pompieri hanno “spalmato” sul piazzale esterno e bagnato con acqua.  Materiale che tuttora giace disteso all’aperto, privo di copertura per evitare un rialzo della temperatura. Ci sono poi i numerosi cumuli stoccati nelle altre celle: lasciandoli lì dentro, quanto già accaduto qualche giorno fa potrebbe ripetersi.

Anche il curatore fallimentare Ivo Vannini ha inoltrato all’ente fiorentino un’informativa dell’accaduto. Nei prossimi giorni, dunque, tutti i soggetti competenti, inclusi i vigili del fuoco, dovranno sedersi ad un tavolo per stabilire che cosa fare dell’impianto e del materiale. Una decisione che non può attendere, anche se le difficoltà sono palesi: lo smaltimento del materiale, comporterà costi di alcune centinaia di migliaia di euro, in presenza di una procedura fallimentare aperta a carico della Sistemi biologici. Intanto, già da prima del recente allarme, la Regione aveva intrapreso la procedura per la revoca dell’autorizzazione per l’esercizio dell’impianto, che era già stata sospesa, vista l’inottemperanza, da parte della Sistemi biologici, alle varie prescrizioni. Quanto l’iter sarà concluso, potrà essere escussa la fideiussione di circa 150mila euro, a copertura di almeno parte degli interventi di messa in sicurezza del sito.

 A seguito dei fatti accaduti lo scorso fine settimana, la lista elettorale “Futuro civico- Uniti per San Marcello-Piteglio”  chiede, con una lettera aperta, al curatore fallimentare, al Comune di San Marcello-Piteglio, all’Arpat e a tutti coloro che hanno titolo di intervenire e controllare, l’immediato smaltimento del materiale stoccato nella struttura e la bonifica dei luoghi. Chiede al curatore delucidazioni sulla situazione societaria e al commissario comunale di intervenire con gli atti necessari al fine di scongiurare un rischio effettivo per la pubblica e privata incolumità derivante da un non smaltimento presso una discarica autorizzata del materiale stoccato.