"I bus non passano o sono in ritardo". In rivolta le mamme degli studenti

La protesta: "Siamo costrette a pagare un abbonamento per un disservizio"

Studenti insieme al presidente Copit, Antonio Di Zanni, e al consigliere regionale Marco Niccolai (foto d’archivio)

Studenti insieme al presidente Copit, Antonio Di Zanni, e al consigliere regionale Marco Niccolai (foto d’archivio)

Montale (Pistoia), 27 dicembre - Autobus che passano in ritardo alla fermata o che addirittura non passano proprio saltando le corse. Risultato: pendolari infuriati e studenti che spesso arrivano a scuola dopo il suono della prima campanella. La linea ‘incriminata’ è la 25 dove tutte le mattine, o quasi, la storia si ripete tanto che un gruppo di mamme di Montale ha deciso di farsi sentire.

«Paghiamo un abbonamento di 150 euro per un vero e proprio disservizio – spiegano –. E’ capitato spesso che la mattina i nostri figli ci chiamino dalla fermata perché l’autobus che dovrebbe portarli a scuola non è passato. Un genitore disponibile corre in auto alla fermata, li recupera e li accompagna con il mezzo proprio. Nella migliore delle ipotesi, invece, i ragazzi arrivano in classe a lezione iniziata e noi dobbiamo firmare la giustificazione».

Le mamme hanno più volte chiamato Copit per avere spiegazioni. «Dal centralino ci hanno candidamente risposto che spesso la colpa dei ritardi è da imputare alla condizione dei mezzi. Molti sono vecchi e quindi più soggetti a guasti durante le corse. Oltre ad essere vetusti – aggiungono le mamme – i mezzi sono anche fatiscenti e sempre affollati. Insomma, per la cifra che tocca sborsare il servizio che viene dato è assai scadente».

Dal canto suo l’azienda di trasporti ammette l’anzianità del proprio parco mezzi. «Innanzitutto – risponde il presidente di Copit, Antonio Di Zanni – l’azienda si scusa con tutti i viaggiatori che, a causa di ritardi o di corse saltate, hanno subito un disservizio. Il nostro parco mezzi, che conta circa 150 veicoli, è stato rinnovato per circa la metà con veicoli nuovi o usati in ottime condizioni. L’altra metà invece è composta da mezzi che hanno un’età media di circa dodici anni, molto più alta rispetto a quella europea che è di sette anni». Tuttavia, l’anno nuovo porterà una buona notizia che ‘svecchierà’ da subito il parco macchine.

«Abbiamo programmato di acquistare nuovi mezzi – annuncia il presidente Di Zanni – Già nel mese di gennaio abbiamo in consegna tre autobus urbani, quelli di colore arancione, e otto extraurbani, tutti nuovi di zecca. Entro il mese di maggio inoltre verrà consegnato un altro mezzo per le linee extraurbane. A quel punto – spiega il presidente – avremo rinnovato un altro 10 per cento del parco macchine. L’obbiettivo finale è andare a sostituire tutti gli autobus vecchi con altri nuovi o comunque con mezzi usati in ottime condizioni, ed è un’operazione che contiamo di fare con il nuovo accordo biennale 2018-2019 siglato con la Regione che libererà nuove risorse».