Social Valley, entro l'anno il via. L'annuncio del comitato promotore

Orlandini rassicura: "Con l'Oasi nessun nuovo vincolo"

Roberto Orlandini

Roberto Orlandini

Montagna pistoiese, 19 maggio 2017 – I primi tasselli concreti della Social Valley vedranno la luce entro il 2017. Lo comunica il comitato promotore, ampliato ad oltre 60 membri: imprese e associazioni imprenditoriali, organizzazioni del terzo settore, realtà culturali, sportive e professionali, esercizi turistici e privati cittadini “uniti dalla convinzione che sia meglio impegnarsi insieme per lo sviluppo anziché continuare a lamentarsi ciascuno per conto proprio”.

Uno dei primi progetti a concretizzarsi sarà l’Oasi, non quella “definitiva” di 12mila ettari, ma un primo nucleo. “Abbiamo raccolto la disponibilità di privati proprietari – spiega Roberto Orlandini, presidente del comitato Social Valley – a formalizzare un accordo di massima entro l’estate, con l’obiettivo di rendere produttivi 3mila ettari di terreni sottoutilizzati nel territorio di San Marello Piteglio. L’auspicio è che al progetto aderisca anche il pubblico, vista la rilevante quantità di terreni demaniali”. Il comitato, in una nota, chiarisce che con Oasi si intende “la visione di una gestione unitaria della risorsa ambientale, che non va confusa con la creazione di un parco o l’imposizione di nuovi vincoli. La Montagna pistoiese è abitata da secoli, non un territorio vergine, quindi la tutela della natura deve sposarsi con le attività economiche e ricreative”.

“Tra le prime attività- aggiunge Orlandini - ci sarà il miglioramento della sentieristica, progetti di percorsi e pacchetti differenziati per fasce di utenti, il potenziamento del sistema di accoglienza (come i rifugi) e guide ambientali, sinergie per le attività boschive. Si dovrà lavorare sulla gestione del bosco e sue risorse, come i funghi, e studiare un piano per la gestione faunistica, che non vuol dire mettere un vincolo: abbiamo già contattato da tempo l’Università di Firenze perché riteniamo che ci sia bisogno di un censimento di certe specie, per poter fare dei prelievi. Sarà preziosa la collaborazione dei cacciatori”.

Altri obiettivi per il 2017: la collaborazione con il progetto Motore per l’avvio di un incubatore di imprese, l’apertura di un campus per la formazione nel terzo settore nella ex scuola Smi di Campo Tizzoro, e entro l’estate, di un centro informazioni dove presentare in via permanente il progetto. Tra le priorità della Social Valley ci sono poi un marchio d’area, l’innovazione e ampliamento dell’offerta turistica, servizi sociali e sanitari di qualità, un’agricoltura specializzata. Sull’integrazione dei migranti “al momento non ci sono progetti specifici” afferma Orlandini . “L’auspicio – conclude il comitato - è che questo lavoro di analisi, confronto e progettazione, con la partecipazione appassionata e gratuita di decine di persone, sia riconosciuto e rispettato, senza forzature e false semplificazioni”.