Supplenti, migliaia di domande. "Missione impossibile"

La denuncia della segretaria Cisl, Alessandra Biagini: "Tempi stretti e manca il personale di segreteria. Chiederemo una proroga"

Professori

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Pistoia, 27 giugno 2016 - Sabato 24 giugno sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di supplenza dei docenti (II e III fascia delle graduatorie di istituto). Solo a Pistoia le domande presentate sono migliaia ed entro venerdì, cinque giorni lavorativi, le scuole dovranno smaltire una mole enorme di lavoro, controllando e inserendo a sistema la documentazione prodotta dagli aspiranti.

«Un’impresa disperata  – commenta la segretaria generale Cisl Toscana Nord Alessandra Biagini – visto che ad oggi le domande lavorate dalle segreterie scolastiche sono state pochissime e ne restano da trattare, in pochissimo tempo, dieci volte tanto. Non è un lavoro semplice quello che va fatto perché si tratta di controllare le domande, non solo di inserirle a sistema. Ma anche per questa operazione, in apparenza banale, tocca fare i conti con ricorrenti disfunzioni del sistema informatico, che ci vengono ogni giorno da più parti segnalate e documentate».

Che la situazione rischi di degenerare lo dimostrano anche alcuni episodi in cui si sono verificate tensioni fra gli aspiranti supplenti e il personale delle segreterie, in difficoltà di fronte al moltiplicarsi di richieste difficilmente gestibili anche perché gli uffici lavorano con dotazioni organiche notoriamente insufficienti. L’organico del personale Ata in questi ultimi anni è stato tagliato in modo esponenziale e ridotto in pochi anni quasi alla metà. La Cisl scuola di Pistoia da settimane è stata sotto pressione in tutte le proprie sedi sindacali della provincia, letteralmente prese d’assalto per richieste di assistenza e consulenza. «Chi ogni tanto non resiste alla tentazione di dichiarare l’inutilità del sindacato – commenta Biagini – venga a vedere ciò che un sindacato come il nostro ogni giorno fa, prima di parlare a vanvera». Il termine del 30 giugno va rivisto, la Cisl scuola crede che una proroga sia obbligata anche se c’è l’esigenza di avere le graduatorie pronte per l’inizio delle attività didattiche: ma non si può imporre alle nostre scuole una missione impossibile».