Lo schianto in scooter e la morte: una notte di angoscia

E' morto sotto gli occhi degli amici, Antonio Minichello, 16 anni, residente a Quarrata. I ragazzi tornavano dopo la serata di Halloween a Poggio a Caiano

Antonio Minichello

Antonio Minichello

Pistoia, 2 novembre 2016 - «Pronto babbo, vieni a aiutarci, perché stanno rianimando Antonio: ha avuto un incidente col motore». Una telefonata, nel cuore della notte, il presagio di una tragedia che sta per compiersi e l’angoscia che tiene in sospeso le famiglie di un gruppo di ragazzini. E’ morto davanti agli occhi dei suoi amici Antonio Minichello, 16 anni compiuti lo scorso 3 ottobre, e una vita piena di interessi, quello per le Vespe e per lo sport, e di possibilità ancora da realizzare. E’ la notte di Halloween, Antonio e i suoi amici stanno tornando, ognuno in sella al proprio scooter, da una serata a Poggio a Caiano.

Sono sulla Statale a Seano, all’altezza del ponte sulla Furba, diretti a Quarrata, dove le loro famiglie li aspettano. Antonio è l’ultimo del gruppo e, a un certo punto, perde il controllo del motorino finendo a terra dall’altra parte della carreggiata dove sopraggiunge una Hyundai, guidata da una donna di 45 anni di Poggio a Caiano, che lo urta. Un impatto inevitabile anche se, stando ai primi rilievi dei carabinieri, la macchina sembra andasse a velocità regolare. Lo schianto è forte. Gli altri ragazzi non lo vedono, ma lo sentono. E si fermano. Inchiodano e si guardano alle spalle: il loro amico è a terra.

I minuti che seguono sono riempiti dalle telefonate. I soccorsi arrivano subito: i volontari proveranno a rianimare il 16enne, ma senza riuscirci. Intanto, un amico di Antonio chiama a casa, per avvisare di quanto è accaduto. L’angoscia si trasmette di telefonata in telefonata e sveglia, una dopo l’altra, le famiglie dei ragazzi, tutti minorenni. Quella di Antonio sarà rintracciata solo grazie alla sorella minore, perché, fatalità, proprio in quei minuti, il cellulare dei genitori sembra non raggiungibile. Ad una ad una arrivano le auto. E arriva anche quella dei genitori di Antonio. La scena è straziante: i volontari sono intorno al corpo ormai senza vita di Antonio.

La mamma del ragazzo si accascia per terra, il dolore è troppo e improvviso. Sotto choc anche la donna di 45 anni di Poggio a Caiano, che era alla guida dell’altra macchina. Gli altri genitori si avvicinano, abbracciano i loro figli, infreddoliti e spaventati. A casa ci sono i fratelli più piccoli. L’ultimo messaggio sulla bacheca Facebook di Antonio è della sorellina, è un messaggio del 3 ottobre, giorno del duo sedicesimo compleanno.

«Un fratello è per sempre – scrive la ragazzina –, le risate , gli scherzi, con te sono troppi, il nostro legame non lo scioglie nessuno, per i tuoi 16 anni vorrei che resti sempre lo stesso, non cambiare, ti voglio bene in tutti i modi, quando fai lo scemo e quando fai il dolce. Ti voglio bene Antonio».