Richiedenti asilo nell'ex questura, coro di "no"

Il sindaco Bertinelli: "Opzione dannosa e irragionevole"

Migranti

Migranti

Pistoia, 23 maggio 2017 -  “Il sindaco, appena appreso, nei giorni scorsi, l’esito del bando prefettizio che vedrebbe in graduatoria, seppur agli ultimi posti, la proposta di una impresa di accogliere profughi e richiedenti asilo all’interno dei locali della ex questura, ha immediatamente espresso al Prefetto di Pistoia la propria radicale contrarietà rispetto a tale ipotesi: si tratta infatti di una opzione dannosa e del tutto irragionevole, non soltanto in ragione del luogo scelto, inidoneo ad ospitare un simile servizio, ma anche per il numero troppo alto di persone che lì potrebbero essere accolte e per il fatto che ad avanzare la proposta non sia un soggetto professionalmente attrezzato alla gestione dell’accoglienza”. Così in una nota il primo cittadino uscente, Samuele Bertinelli, rompe gli indugi e prende le distanze dalla possibilità, prevista dal bando della Prefettura, di accogliere i richiedenti asilo nel palazzo di via Macallè dove prima si trovava la Questura. Ma le reazioni negative sono state trasversali.

"Stiamo creando un ghetto che impedisce ogni tipo di integrazione e per di più non è sicuro per i migranti che si vogliono ospitare. Dobbiamo impedirlo". E’ l’opinione del candidato sindaco di centrodestra Alessandro Tomasi. "La possibilità di ospitare 150 immigrati all' interno del palazzo della ex questura di via Macallè trova tutta la nostra contrarietà: prima di tutto quella struttura è completamente inagibile, motivo per il quale si è resa necessaria la costruzione di una nuova sede della polizia, i cui agenti non erano al sicuro nell'edificio già esistente - ha tuonato Tomasi- Un così alto numero di persone concentrate in un unico posto rende impossibile garantirne la sicurezza, il controllo e l'integrazione.  

Sul tema è intervenuto anche il consigliere uscente e candidato a sostegno di Tomasi nelle fila della Lega Nord, Alessio Bartolomei. “Ma è possibile che lo stesso immobile sia inagibile per ospitare la questura e sia invece idoneo per centinaia di migranti? - scrive su facebook -È che ci siano persone predestinate a riscuotere affitti astronomici dallo Stato da decine di anni? Ed il comune che cosa fa? Concede il cambio di destinazione d'uso senza battere ciglio? Sarà meglio iniziare a mobilitarsi”.

Pronto alle barricate anche il candidato a sindaco di Casapound, Lorenzo Berti.” “Se lo scellerato progetto di riempire la ex-Questura con centinaia di immigrati fosse davvero confermato saremo pronti ad opporci a questo scempio con ogni mezzo disponibile, anche fisicamente. I proprietari dell’immobile e le cooperative stanno già facendo i conti di quanto andrebbero a guadagnare, si parla di 3 milioni e mezzo di euro all’anno, dimostrando una volta di più come quello dell’immigrazione non sia altro che uno squallido business”.

“Esprimo la mia preoccupazione per il via libera dato dal Prefetto di Pistoia al progetto di ospitare 150 immigrati nei locali della ex questura , per la quale sono improvvisamente scomparse tutte le questioni di agibilità – commenta invece il candidato al consiglio comunale nella lista di Forza Italia e Centristi per l’Europa Stefano Del Giudice.   In attesa di capire se il numero dei migranti subirà o meno modifiche al rialzo , resta l’interrogativo fondamentale circa l’opportunità di inserire un numero così rilevante di  soggetti in un contesto urbano e commerciale”.