Tratta e sfruttamento della prostituzione: due fermi a Pescia

La Squadra Mobile di Pistoia ha eseguito due fermi di indiziati di delitto: si tratta di un uomo nigeriano di 34 anni e di una donna connazionale di 30 anni. Tredici ragazze salvate, anche minorenni

Polizia (foto repertorio)

Polizia (foto repertorio)

Pistoia, 8 giugno 2017 - E' scattata dalle prime ore dell'alba una vasta operazione della Polizia di Stato di Cagliari finalizzata a disarticolare un gruppo criminale di matrice nigeriana dedito alla tratta di esseri umani ed allo sfruttamento della prostituzione. 

 

Gli agenti della Squadra Mobile di Cagliari, con il supporto del Reparti Prevenzione Crimine Sardegna, hanno eseguito 13 provvedimenti di fermo emessi dalla locale Procura della Repubblica a carico di un sodalizio di cittadini nigeriani che, secondo gli investigatori, rappresentano l'anello finale di una rete criminale dedita al traffico di esseri umani dal centro Africa ai Paesi europei. 

 

 I fermi sono scattati nei confronti di nove donne e quattro uomini, tutti nigeriani. Salvate sei prostitute della stessa nazionalità, tra queste anche una minorenne. A Pescia, questa mattina la Squadra Mobile di Pistoia ha eseguito due fermi di indiziati di delitto: si tratta di un uomo nigeriano di 34 anni e di una donna connazionale di 30 anni.

 

Le indagini della Squadra mobile sono partite nel 2015, a seguito delle denunce raccolte da alcune prostitute. Le giovani donne venivano segregate in casa, private del cellulare e obbligate a vendere il proprio corpo. Individuate e selezionate in Nigeria o in Ghana per la loro bellezza, venivano poi convinte a lasciare il Paese d'origine con il miraggio di un lavoro. Da qui il trasferimento nei campi profughi in Libia, poi il viaggio della speranza in gommone verso l'Italia. Una volta sul territorio italiano l'inizio dell'incubo: trattate come schiave e costrette a prostituirsi, con gli sfruttatori sempre pronti a minacciare figli e familiari rimasti in Nigeria. Talvolta erano oggetto loro stesse di pesanti intimidazioni attraverso riti voodoo. Dei 13 fermati, due persone - marito e moglie - sono stati bloccati a Pescia, in provincia di  Pistoia, uno a Reggio Calabria, uno a Perugia e uno a Pescara.