‘Profanata la tomba di mio padre’, spariti al cimitero crocifisso e lumino

La figlia: «Questi sono episodi che addolorano e inquietano»

Nella foto d’archivio un cimitero. I ladri non si fermano nemmeno davanti alle lapidi

Nella foto d’archivio un cimitero. I ladri non si fermano nemmeno davanti alle lapidi

Pistoia, 23 aprile 2017 - E' un grande dolore arrivare al cimitero per portare i fiori sulla tomba di una persona che ci è stata tanto cara e trovarla profanata, depredata di quei piccoli arredi che rendono ancora più sacro quel luogo. E’ quello che è successo, in questi giorni, a una nostra lettrice, Katiuscia Ricci, che si è messa in contatto con la nostra redazione per rendere nota la triste esperienza che ha vissuto quando ha trovato la tomba del padre Guido senza il lumino e il crocifisso di ottone.

«Mio padre è morto circa un anno e mezzo fa – ci ha raccontato Katiuscia – e io vado al cimitero di San Giorgio praticamente quasi tutti i giorni. Martedì scorso il lumino e la croce erano al loro posto. Mercoledì non ci sono potuta andare e giovedì pomeriggio mi sono accorta che erano spariti. Ne ho parlato con una signora del posto e mi ha detto che qualche tempo fa erano sparite anche alcune lapidi e ho saputo che fu rubata anche una pianta ornamentale che era saldamente legata con un filo di ferro».

Il piccolo cimitero di San Giorgio, è indifeso come tutti i cimiteri di campagna, con i cancelli che si aprono facilmente e mura facilmente scavalcabili. «Queste – osserva Katiuscia – sono cose che feriscono profondamente. E ferisce il pensiero che ci siano persone che si organizzano proprio per profanare i cimiteri. Ovviamente non so chi possa essere stato, ma mi spaventa, da persona profondamente religiosa, l’uso che si può fare degli arredi sacri e di quelli che vengono rubati nei cimiteri. Poi ho collegato quello che è accaduto a me alla raffica di furti nelle chiese e nei cimiteri che si sono verificati nella piana subito prima del periodo pasquale. Sono fatti che mettono inquietudine».

A prescindere dal valore del lumino e del crocifisso, Katiuscia ha comunque deciso di presentare la denuncia di furto alle forze dell’ordine.