Si fa prete a 40 anni: era un agente di commercio

Gianni Gasperini ha sempre avuto fede ma solo ora ha deciso di compiere il passo che ha già cambiato la sua vita

Gianni Gasperini (Foto Castellani)

Gianni Gasperini (Foto Castellani)

Pistoia, 8 dicembre 2017 - LA FEDE l’ha accompagnato per tutta la vita, nel percorso di studi, fino alla sua attività di rappresentante commerciale. Ma soltanto adesso, a quarant’anni compiuti, Gianni Gasperini ha deciso di compiere il passo più importante. Da oggi, la chiesa pistoiese lo accoglierà come nuovo sacerdote. Ordinato diacono nel maggio scorso, Gianni svolge attualmente il suo servizio pastorale alla parrocchia di Montemurlo, dove adesso affiancherà il parroco titolare.

 

«La mia – sorride – è quella che si definisce impropriamente vocazione tardiva, ma in realtà la fede l’ho sempre avuta. Forse è nata frequentando le chiese di San Bartolomeo e Sant’Andrea, perchè la loro belllezza mi ha fatto intravedere quella del cristianesimo». Nato nel quartiere della Chiesanova, nel corso degli anni si è trasferito insieme ai genitori e alla sorella prima a Valdibrana e poi a Momigno.

 

Compiuti gli studi al liceo «Cigognini» di Prato, ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia come rappresentante di generi di cartoleria e articoli da regalo per conto di alcuni grossisti.

 

«Esperienza – racconta – che mi ha insegnato a sviluppare dimestichezza nella relazione con gli altri e risolvere i problemi. Qualità che sono certo mi serviranno nel cammino che ho deciso di intraprendere». La scelta di «prendere i voti» è maturata poco a poco. Passati sette anni in seminario, i primi quattro a Firenze gli altri a Pistoia grazie al ritorno della sede nella nostra diocesi, sarà un nuovo punto di riferimento della Chiesa in un periodo di forte carenza di vocazioni al sacerdozio.

 

«La vita di ogni sacerdote – conclude Gianni – non può essere altra se non quella di Cristo. La liturgia che ogni giorno sarò chiamato a celebrare invita a fare della nostra esistenza una continua oblazione, un dono di sé che testimoni il nostro legame con Cristo».