Santonuovo, il paese della poesia. La premiazione di Grazia Frisina

Tutta la comunità ha partecipato alla cerimonia in chiesa

La premiazione a Santonuovo

La premiazione a Santonuovo

Pistoia, 26 settembre 2016 -  Santonuovo è il paese della poesia. Il successo del primo concorso «Don Cinotti», con 743 liriche inviate da autori di tutta Italia, ha sancito un legame poetico che non potrà che consolidarsi con il tempo, e il consiglio pastorale guarda già all’edizione 2017, aperta anche alla pittura. Santonuovo ha accolto con orgoglio l’iniziativa e la chiesa di San Germano si è presto riempita degli ospiti, ma soprattutto della gente del paese che ha vissuto attimo per attimo la bellissima cerimonia di premiazione che ha incoronato una poetessa delicata e potente come Grazia Frisina. Con «Segui bene» ha vinto un premio in denaro (300 euro), un bellissimo quadro realizzato per lei dalla pittrice Barbara Pratesi, le pergamene, pubblicazioni e i tre noir (con dedica) dello scrittore Antonio Fusco, ospite d’onore della cerimonia e che l’ha premiata. La comunità ha partecipato con entusiasmo al momento culminante di questa importante iniziativa che ha impegnato per mesi Giovanna Maraviglia, Paola Michelozzi e Patrizio Niccolai. Sponsor del premio, che ha avuto il patrocinio del nostro giornale e del Comune di Quarrata, sono state la Bcc di Vignole e Montagna Pistoiese e la Bbc di Masiano. L’inizio della cerimonia è stato salutato dal coro parrocchiale «Maria Forever» che ha cantato, in modo sublime, uno dei canti di montagna più struggenti «Signore delle Cime» e le donne della parrocchia hanno letto tutte le poesie scelte (le tre vincitrici, le dieci segnalate e le due menzionate). E’ così che Santonuovo ha vissuto questo evento nato per onorare la memoria del priore, don Aldemiro Cinotti, per 73 anni alla guida della comunità dei fedeli.

Ma è stata la Poesia la grande protagonista della serata di sabato 24 settembre, condotta da Ennio Niccolai. Il professor Luca Gaggioli, dirigente scolastico di Quarrata e giurato, ha evidenziato le «due fonti primordiali della poesia, lo stupore e la compassione a cui il poeta sa dare la parola». «Grazie per aver pensato questo concorso – ha detto il poeta Giuseppe Grattacaso, presidente della giuria, di cui faceva parte anche la nostra Lucia Agati – . Le poesie erano tante e questo è stato un merito. La poesia è una scommessa assoluta. E’ l’utilizzazione del linguaggio nella maniera più artificiosa possibile. Non è spontanea. E la scommessa è quella di dire cose vere con un linguaggio artificiale. In Italia scrivono centinaia di migliaia di poeti, ma un libro che va benissimo vende cinquemila copie. Chi scrive non legge, e questo è un problema. Forse la poesia non riesce più a comunicare come un tempo, ma può dare grandi gioie. E allora leggete, siate anche lettori». Giorgio Poli, patron del «Borgognoni» ha definito «straordinariamente meritato il successo del concorso don Cinotti per la grandissima partecipazione».

«Sono felice per la vittoria di Grazia Frisina – ha detto il sindaco di Quarrata, Marco Mazzanti – e un grazie a chi si è dedicato ricordando don Cinotti con una cosa così importante. Santonuovo è un po’ ai margini del territorio quarratino, ma è una terra che si è riconosciuta nel suo parroco. Grazie a don Roberto Razzoli che ha promosso l’iniziativa, e a tutti i poeti». «Il miglior modo per ricordare don Cinotti – ha detto il vicesindaco Gabriele Romiti –. Un gran risultato». «Mi sono emozionato – ha detto lo scrittore Antonio Fusco. La ragione oggi è quasi un dio da venerare, ci ha consentito di costruire la complessità del mondo odierno, ma ci ha allontanato dalle emozioni».

Grazia Frisina, nata a Palermo, vissuta a Torino e felicemente quarratina da molti anni, ha vinto il «Don Cinotti» con una poesia bellissima, scandita dalle acrobazie in volo di un balestruccio, delicato pretesto per mettere a confronto più generazioni di fronte alle scelte e alle sfide che la vita ci pone davanti. E’ stata a lungo insegnante, anche al liceo artistico di Quarrata. E’ una studiosa, della parola e della letteratura. Ha scritto testi su temi molto importanti come il rapporto tra la poesia e la disabilità, e un dramma sulla Shoah per il teatro. «Segui bene», la poesia prima classificata, ha richiesto molto tempo prima di assumere la sua forma definitiva, quella che ha incontrato l’unanime consenso della giuria. Scrivere poesie richiede tempo. «LA POESIA – ha detto Grazia subito dopo la premiazione – ci permette di avere un altro sguardo, di scendere nella profondità delle cose e del cosmo in risposta al grigiore e al fragore del mondo. E’ un incontro d’amore e di fiducia, un invito a guardare al cielo e ad ascoltare la voce della natura. Un lavoro di artigianato minuzioso di ricerca – ha concluso la poetessa –, oggi che si perde la nobiltà della parola».