Liceo artistico: "Nuova succursale". Un milione dalla Provincia

Vanni si è impegnato a ristrutturare la sede del Provveditorato

Petrocchi

Petrocchi

Pistoia, 26 ottobre 2016 -  Quarantamila euro pronti subito, che saranno liberati una volta approvato il bilancio di previsione, destinati all’intervento urgente di rispristino di parte degli infissi e del tetto, e l’impegno di stanziare un milione di euro (dei due e mezzo previsti per l’edilizia scolastica) per la ristrutturazione dell’attuale sede dell’Ufficio scolastico di via Mabellini, da assegnare come succursale del liceo artistico. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Provincia Rinaldo Vanni in un documento ufficiale inviato al prefetto Angelo Ciuni e alle autorità competenti, insieme alla preside Elisabetta Pastacaldi, e al comitato dei genitori degli studenti. Una battaglia più che vinta dagli studenti, dai genitori e non ultima dalla stessa preside. Nel documento il presidente precisa che tuttavia «la dichiarazione di inagibilità dell’edificio in cui ha sede il liceo artistico Petrocchi non sussiste», facendo leva sulle analisi dei tecnici incaricati dalla Provincia, e chiarendo che in merito alle infiltrazioni dovute ai riconosciuti problemi di infissi e tetto, «resta una soglia di attenzione» che tuttavia non impedirebbe la regolare apertura della scuola.

Una valutazione, quest’ultima, rispetto alla quale la preside precisa: «Io ho consegnato al presidente e alle autorità competenti la lettera di diffida che mi hanno rilasciato i vigili del fuoco nel sopralluogo effettuato lo scorso 16 settembre. Nel documento si legge che ‘si diffida all’uso degli impianti elettrici a causa delle infiltrazioni d’acqua del 16 settembre, da infissi e tetto, fino al completo ripristino degli stessi da parte di personale specializzato’. Ho già consegnato questo documento al mio avvocato, perché io sono ad oggi l’unica responsabile. E in presenza di pioggia forte chiuderò la scuola». Quanto ai soldi necessari per gli interventi, la preside precisa che: «Sono state dette diverse ingenuità, come il fatto che la onlus Il Chiostro, grazie alle donazioni dei genitori, potesse da sola coprire l’intervento sia pure quello di emergenza. Per riparare infissi e tetto ci vogliono 40mila euro, contando solo il primo lavoro urgente. Per il progetto completo di sistemazione della sede centrale, ci vorrebbero tra i 200 e i 400mila euro. Ad oggi la onlus con i genitori dei ragazzi ha raccolto circa 2.500 euro. Adesso confidiamo nella realizzazione di quella succursale unica che da tempo aspettiamo».