"Meningite, bisogna vaccinarsi". Ma prenotare è impossibile

Abbiamo chiamato i numeri Asl in continuazione: ecco com’è andata

Medici nelle scuole

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Pistoia, 4 febbraio 2016 - HANNO ragione quelli che si lamentano. Prenotare il vaccino per la meningite è quasi impossibile, almeno in questi giorni. Il quasi è d’obbligo, perchè, dopo una mattinata attaccati alla cornetta, all’ultimo tuffo, il distretto pistoiese (esattamente alle 12,15) ha finalmente risposto «pronto». La prenotazione, però, non è andata comunque a buon fine.

NEI PANNI di un cittadino ultra 45enne abbiamo tentato attraverso i numeri indicati dall’Asl di prenotare la vaccinazione antimeningococcica a pagamento. La nostra odissea telefonica è iniziata ieri mattina alle 8,30 così come previsto dalla nota informativa divulgata dall’azienda sanitaria.

Le prime quattro chiamate (due ai numeri del distretto di Pistoia e altre due a quelli della Valdinievole) sono andate a vuoto. Se a Pistoia le linee telefoniche erano occupate, nella Valdinievole il telefono era libero ma nessuno rispondeva.

IL «COPIONE» non è cambiato per quasi tutta la mattinata. I nostri tentativi sono stati in media ogni dieci minuti in diverse fasce orarie. Il risultato sempre lo stesso: nessuna risposta o numero occupato. Così è stato alle 9,30, alle 10,30, alle 11 e alle 11,30. Sfortuna?

ARMATI di pazienza abbiamo pensato di rivolgerci alla montagna. La prenotazione al distretto di San Marcello è possibile dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 13. Neanche a dirlo: la linea telefonica indicata dall’azienda sanitaria era addirittura staccata.

PRIMA DI demordere ritentiamo con il distretto di Pistoia. Ore 12,15, tra quindici minuti il servizio si interromperà, la linea è magicamente libera e una gentile operatrice risponde finalmente al telefono. Chiediamo un appuntamento per il vaccino a pagamento. Niente da fare. Il numero da comporre per questi casi è un altro ed è attivo soltanto dalle 12 alle 13. Seguiamo le indicazioni e proviamo a chiamare. Ore 12.30, telefono occupato. Stessa cosa una manciata di minuti dopo. Scattano le 13 e non riusciamo più a prendere la linea. Il tentativo è fallito. Come noi ieri altri due cittadini hanno segnalato alla redazione l’impossibilità di mettersi in contatto con l’azienda sanitaria per fare la vaccinazione.

TRA LORO anche una giovane montecatinese che rientra nella fascia di età considerata prioritaria. La donna, che lavora a Firenze, ha persino tentato di prenotare l’iniezione nel capoluogo toscano ma, a quanto pare, la strada è percorribile sulla carta e non nella realtà.

«Il medico mi ha spiegato che i sistemi digitali non consentono di trattare pazienti provenienti da altre Asl – racconta –. Non so se abbia detto una fesseria... Siamo qui ad aspettare da giorni un vaccino che dicono vada fatto con urgenza».