Guida contro i peccati: voi siete d'accordo?

Volantino con esame di coscienza a Tobbiana: la maggioranza dei cittadini boccia il sacerdote

Un prete (Foto di repertorio Germogli)

Un prete (Foto di repertorio Germogli)

Pistoia, 28 febbraio 2017 - Non si placano le polemiche scaturite a seguito dell’iniziativa del parroco di Tobbiana e Fognano, Don Cristoforo Dabrowski, che nei giorni scorsi ha distribuito alle famiglie un volantino con un «Esame di coscienza prima della confessione di Pasqua» contenente una serie di domande che indicano, in maniera precisa, i comportamenti contrari alla morale cattolica anche in materia di aborto, contraccezione, matrimonio e superstizione.

LA PERPLESSITÀ per questo esame di coscienza è tanta in città: «Penso che siano informazioni che non riguardano un prete – commenta Nada L. – come se un fedele chiedesse a lui che cosa ha fatto prima di diventare prete. Non sono d’accordo». 

Stessa opinione, anche se più moderata, per Gloria: «Nessuno deve giudicare e magari poteva avere toni più pacati. Però lo conosco, è una persona equilibrata, molto deciso sulle sue idee quindi rispetto questa sua azione». Franco invece ritiene giuste le domande poste da don Dabrowski: «Come i partiti tirano l’acqua al loro mulino lui giustamente ha fatto quello che doveva fare nel suo interesse. Per me non esiste il problema perché credo sia qualcosa di personale: se ritieni queste domande troppo private, appunto, sei libero di non rispondere».

Anche Maria concorda: «Ha fatto bene a preparare i fedeli. La Pasqua è un momento importante per i cattolici e arrivare consapevoli è fondamentale». Tra i più giovani, invece, Maria G. è totalmente contraria: «Credo siano davvero cose troppo personali, non lo trovo corretto». Enrica S. non riteneva necessario porre quel tipo di domande ai fedeli: «Se lo ha fatto per ricordare certi precetti, allora che cattolici sono? Era meglio sorvolare o porre certe domande singolarmente nel momento della confessione. Mi sembra che abbia voluto fare il passo più lungo della gamba». Contrario all’esame di coscienza anche Michele B. che lo considera un’ingerenza troppo ingombrante nella vita delle persone, così come Eugenio: «Il nostro clero deve aprire gli occhi. Il mondo è cambiato, serve modernizzarsi e andare incontro alle esigenze delle persone». 

DON GIORDANO della parrocchia della Madonna dell’Umiltà, invece, ritiene che l’iniziativa di don Dabrowski sia corretta verso i praticanti. Inoltre nelle chiese si trovano vari tipi di esami di coscienza: «Ci sono in ogni chiesa e variano da luogo a luogo. Sono tutti precetti che seguono l’insegnamento cattolico, quindi non ha rivolto domande eclatanti».