'Furti di motorini e atti vandalici': gruppo di giovanissimi sotto accusa

Diversi residenti contro un gruppo di ragazzini. C'è chi ha parlato con i vigili urbani e chi è andato dai carabinieri

Carabinieri in servizio

Carabinieri in servizio

Pistoia, 19 giugno 2017 - E' allarme furti e vandali a Quarrata. «Quello che temiamo è che se non vengono presi provvedimenti si arriverà alla nascita di vere e proprie bande giovanili, come quelle che agiscono nelle grandi città del nord Italia». A sfogarsi sono alcuni residenti del centro di Quarrata che ultimamente pare sia stato preso di mira da un gruppo di teppisti, presumibilmente minorenni, sospettati di essere autori di furti di motorini e atti vandalici.

«In certi orari fa davvero paura passare dalla zona dove si ritrovano – spiega una giovane residente – fanno commenti, prendono in giro a voce alta, e guai a rispondere, altrimenti si rischia di essere presi di mira ed è peggio». La zona in questione sembra sia quella sul lungo Fermulla, dove è stato realizzato il nuovo campo da basket. Una mamma di un ragazzino racconta che «se arrivano questi teppistelli mentre i nostri figli più piccoli stanno giocando a pallacanestro, bisogna prendere e andare via, perché quelli si impongono e vogliono lo spazio tutto per loro». E potrebbero essere sempre queste bande di vandali ad aver rubato i motorini di tante persone che abitano nell’area tra via di Santa Lucia e piazza della Costituzione, arrivando addirittura a sollevarli di peso per portarli via dai giardini chiusi dai cancelli.

«Quando sparisce un motorino – dice una signora – si deve andare in giro per Quarrata a cercarlo, ma quasi sempre si ritrova in mezzo ai campi, con danni irreparabili ai freni e il serbatoio rotto, senza ruote o senza fanali». E’ quanto accaduto nei giorni scorsi anche a Cinzia Ricotti e a Giovanni Bonacchi, che dopo il furto delle loro moto sono andati in mezzo alle sterpaglie nei campi vicino a casa e le hanno ritrovate tutte smontate. «Al mio hanno cambiato la targa – racconta Cinzia – che mi avevano già rubato in precedenza e che avevo provveduto a duplicare». A nulla valgono le precauzioni come lucchetti e catene: «Avevo messo una catena con lucchetto davvero resistente – fa notare amareggiato Giovanni Bonacchi – ma i ladri l’hanno rotta con un attrezzo professionale, di quelli che usano anche i pompieri. Lo so perché l’ho ritrovato accanto alla catena rotta, lo avevano lasciato lì, probabilmente rubato anche quello chissà a chi».

Adesso sono in tanti a denunciare questi episodi (c’è chi si è recato dai vigili e chi da carabinieri) soprattutto per cercare di fermare questa ondata di teppismo: «Il nostro è un grido di allarme – dicono alcune persone alle prese invece con i ladri di biciclette – Le forze dell’ordine sono in difficoltà, ma se si continua così dovremo pensare a difenderci da soli».