Doping, mercato nero per i ciclisti dilettanti: indagati otto farmacisti

L'indagine per peculato, sparivano più confezioni di quante prescritte per alimentare il mercato nero del doping

Una farmacia (foto di repertorio Newpress)

Una farmacia (foto di repertorio Newpress)

Pistoia, 26 settembre 2016 - Otto avvisi di garanzia sono stati emesse dal pm Fabio Di Vizio a carico di altrettanti titolari di farmacie della provincia di Pistoia. Gli stessi sono indagati per peculato, poiché nella loro qualità di incaricati di pubblico servizio per la "distribuzione per conto dei farmaci che richiedono il controllo ricorrente del paziente", si sarebbero appropriati "di numerose confezioni di specialità farmaceutiche di varia natura, anche di tipo cosiddetti "dopanti", cagionando un danno erariale complessivo pari a 50.589,38 euro".

I provvedimenti sono stati notificati dopo una complessa attività investigativa, prosecuzione di una precedente indagine della squadra mobile pistoiese, conclusa nel 2013 su un sistema occulto di sottrazione di farmaci a base di somatropine ed eritropoietine in danno della Usl 3 di Pistoia: ad impadronirsene erano alcuni suoi dipendenti che alimentavano un mercato nero di farmaci dopanti in favore di ciclisti dilettanti che ne facevano richiesta.

Una prima analisi dei dati è stata svolta su 693.494 prescrizioni e ha consentito di isolare ben 4.200 ricette irregolari. Ulteriori verifiche - si legge ancora nella nota della squadra mobile pistoiese-, effettuate con la collaborazione di personale specializzato della Asl 3 di Pistoia, hanno consentito di individuare, tra le ricette considerate irregolari, 882 ricette che sarebbero congrue per quanto riguarda il farmaco dispensato, ma con un approvvigionamento di una quantità superiore rispetto a quella effettivamente erogata.