Da Pistoia a Tirana: esportato un pino gigante

La pianta che ha trent’anni, alta dodici metri e del peso di circa tre tonnellate, è stata venduta e consegnata dalla ditta Mati di Pistoia

Il pino

Il pino.

Pistoia, 22 febbraio 2017 - C'era una volta un pinolo pistoiese, che dopo trent’anni andò a fare l’«ombrello» in un parcheggio a Tirana. Sembra una favola. E in un certo senso lo è. I protagonisti della storia sono Andrea, Francesco e Paolo Mati, fratelli nella vita e titolari dell’omonima azienda vivaistica. Nelle scorse settimane, infatti, un pino di trent’anni, alto dodici metri e del peso di circa tre tonnellate, è stato trasportato dalla Capitale italiana della cultura a quella albanese per essere messo a dimora all’interno di una struttura. La particolarità è che la chioma dell’albero fuoriesce da questa struttura e fa ombra a un parcheggio.

 

Non è la prima volta che una pianta di queste dimensioni viene venduta dall’azienda «Mati 1909» e portata all’estero: un enorme tiglio «made in Pistoia» si trova infatti nell’orto botanico reale a Madrid. In questo caso la chioma fuoriesce in un giardino pensile che ospita le esposizioni di bonsai. Ma torniamo al nostro «pinolo cresciuto». Trent’anni fa fu messo in un vivaio, in una «porca» di coltivazione, ovvero un terrapieno sopraelevato. Venne posizionato accanto ad altri «simili» in modo tale da far crescere la piantina in altezza.

 

Dopo un anno fu tolto di lì e piantato in un altro vivaio, con una canna come guida, sempre per continuare a farlo crescere in altezza. Anno dopo anno la piantina ricevette cure costanti, con lo scopo di favorirne la chioma rotonda. Quando raggiunse l’altezza giusta (tra i due e i cinque metri) non venne venduto insieme ai suoi simili, ma fu trasferito in un’altra area e lasciato lì perché diventasse un gigante, una «fuoriserie» verde. E così, dopo trent’anni, dodici metri e tre tonnellate, il nostro pinolo cresciutello è stato venduto e portato in Albania. Più facile a dirsi che a farsi, visto che per operazioni di questo tipo sono necessari mezzi adatti e gru in grado di sollevare alcune tonnellate. E siccome dopo tanti anni un pino così diventa un po’ come uno di famiglia, l’azienda Mati 1909 ha provveduto a imbracarlo con cinghie speciali e con un sistema tale che ha consentito di evitare che, una volta giunto a destinazione, rischiasse di essere preso in modo sbagliato. L’amore per le piante si vede anche da questi piccoli particolari.