"Lingottino e parcheggio ex-Breda, pensare subito alle emergenze

Confcommercio e il nuovo piano della mobilità

Parcheggi

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Pistoia, 24 agosto 2016 - Programmare a lungo termine rischia di avere poco senso se non si riescono a risolvere prima le «vere emergenze» della mobilità cittadina. Confcommercio interviene di nuovo sui problemi della sosta e dell’accesso alla città dopo la richiesta del direttore Tiziano Tempestini di dare «risposte straordinarie» ai problemi rappresentati dai parcheggi dell’ex Breda e del Lingottino. Con un comunicato diffuso ieri l’associazione ribadisce il concetto, non rinunciando a pungere il Comune sulle promesse, mai realizzate, contenute nel precedente piano della mobilità, un piano varato dalla vecchia amministrazione.

«Aspettiamo di disporre degli elaborati della società TPS di Perugia per iniziare una valutazione puntuale del mega piano proposto, insieme gli imprenditori associati di tutte le aree interessate: centro storico, viale Adua e Sant’Agostino – comincia Confcommercio – Purtroppo l’esperienza del precedente piano urbano della mobilità ci insegna che si tratta di iniziative di programmazione pluriennale che non riescono a concretizzarsi nei tempi e nei modi previsti, in particolare sul lato delle infrastrutture e degli investimenti. Molto di più quando si tratta di attivare un divieto comprando un cartello. Il piano della mobilità attualmente in vigore prevedeva la realizzazione di 17 aree di sosta in città. Quelle realizzate davvero? Zero». Il problema, secondo i commercianti, è che mentre il nuovo piano della mobilità parla di programmi e progetti, in città ci sono problemi concreti e disagi certi.

«Nel centro storico viviamo un’emergenza sosta. Non esiste la disponibilità di un parcheggio funzionale all’accesso alla città. Cittadini, visitatori e turisti sono costretti alla sosta a raso. La riapertura del parcheggio del Lingottino, con i suoi 180 posti, e la conclusione del parcheggio dell’area ex-Breda sono le vere emergenze che richiedono l’individuazione di soluzioni straordinarie in vista dell’anno 2017 in cui saremo la capitale italiana della cultura». Non solo, secondo l’associazione «il piano urbano della mobilità sostenibile, per quanto riguarda le aspettative delle imprese, è uno strumento monco per le prospettive complessive della città. E’ necessario – si chiude la nota – procedere simultaneamente alla programmazione di attività finalizzate allo sviluppo commerciale e turistico delle aree interessate».