Ammanchi case popolari: "Danno erariale. Subito un esposto alla Corte dei conti"

Pistoia Domani contro il sindaco: "Comunicazione insufficiente. Ci spieghi come verranno recuperati i soldi"

BUFERA Palazzo di Giano

BUFERA Palazzo di Giano

Pistoia, 24 ottobre 2016 -  «Gradiremmo che per una volta il sindaco entrasse nel merito delle questioni e che non parlasse pubblicamente sempre e soltanto di polemiche strumentali. Nel merito, nei conti della Spes, mancano più di 100mila euro. Noi vogliamo sapere dove sono andati a finire questi soldi pubblici, chi doveva controllare negli anni precedenti e soprattutto come verranno recuperati». La vicenda degli ammanchi di cassa nella partecipata che gestisce le case popolari pubbliche è solo una goccia che ha fatto traboccare il vaso a livello politico. Una questione di mancata «trasparenza» che per il gruppo di opposizione Pistoia Domani non può più essere rimandata. Il «nervo» è decisamente scoperto nella sala dei gruppi consiliari dove Margherita Semplici, Alessandro Tomasi, Alessandro Capecchi e Stefano Gallacci hanno convocato urgentemente una conferenza stampa per «chiarire» la propria posizione sulla vicenda.

Un «nervo» scoperto soprattutto nei confronti del sindaco Bertinelli «uomo che accentra su di sé tutti i poteri, anche quelli degli assessori e dei funzionari preposti al controllo e che deve smettere di dire al personale che non deve parlare con i consiglieri comunali. E’ ora di farla finita con questo atteggiamento». «Quando Bertinelli afferma che non c’è una danno erariale sulla vicenda Spes ci viene da sorridere – tuonano Semplici e Capecchi –Il sindaco vada a ripassarsi le norme e poi vada a dirlo ai cittadini che vivono nelle case popolari se quei soldi non sarebbero bastati per manutenzioni nelle strutture». Dito puntato anche per come è stata gestita la «comunicazione» della vicenda. «Se è vero che tutti sapevano come mai i revisori dei conti in data 21 ottobre, ossia dopo la commissione, hanno dovuto rinviare, integrandola, la relazione sul bilancio consolidato – tuona Capecchi – Noi non ci stiamo inventando nulla, sono tutti atti pubblici che è bene che il sindaco inizi a spiegare.

Come è bene che il sindaco inizi a spiegare come mai l’assessore competente e il funzionario dedicato al controllo della pertecipate non sapevano nulla a riguardo». Infine la richiesta pubblica di tutti i consiglieri: «Chiediamo che l’episodio venga immediatamente segnalato alla Corte dei conti, ma soprattutto chiediamo che venga rivista l’organizzazione interna ed esterna dei controlli sulle partecipate. Se è vero che la cassaforte veniva gestita da più persone come è possibile che nessuno fino al 2014 si sia accorto degli ammanchi? Chi doveva controllare? Risponda di questo ai cittadini il sindaco visto che era a conoscenza dei fatti fin dall’inizio».