Nuovi comprensivi, è bufera: "Scuole sovraffollate e posti tagliati"

Sul piano di riorganizzazione dei comprensivi, intervengono Sinistra Italiana e Cgil e Cisl: "Il Comune non ha condiviso il progetto con le parti sindacali"

Una lezione

Una lezione

Pistoia, 16 ottobre 2017 - Non si placa la polemica sul nuovo dimensionamento scolastico previsto dall’amministrazione Tomasi. L’obiettivo è quello, alla luce delle poche iscrizioni alle medie Roncalli, di accorpare le scuole che fanno parte del comprensivo sotto la direzione didattica di altri istituti del territorio. Sul braccio di ferro in corso tra direzione didattica e giunta comunale intervengono anche Sinistra Italiana e la funzione pubblica di Cgil e Cisl. Intanto oggi la discussione si sposterà anche in consiglio comunale attraverso un’interpellanza dedicata.

«La prospettiva del dimensionamento, già attuata anche nel passato, sicuramente genera dubbi e apprensione sia nel personale dirigente, docente e Ata, sia negli utenti, ma anche nel sindacato che esprime tutta la sua preoccupazione per l’eventuale perdita di posti di lavoro – scrive la Cgil –. Al momento, l’amministrazione comunale, pur avendo espresso alcune linee d’indirizzo con i dirigenti scolastici, non ha condiviso ufficialmente con le parti sindacali il progetto che riguarderebbe la situazione di Pistoia. Le segreterie sindacali si aspettano un confronto dedicato non solo alla redistribuzione delle competenze, ma anche alla valorizzazione dell’offerta formativa».

Dura la posizione di Sinistra Italiana. «Sinistra Italiana ritiene che la diminuzione di iscritti alla scuola media Roncalli non sia una motivazione sufficiente per giustificare simile operazione – scrive il partito in una nota – Gli attuali iscritti nel Comune sono 7.304, il numero minimo per la formazione di un Comprensivo è 600; abbiamo quindi ampiamente i requisiti per mantenere i sette attuali. Perché andare ad istituirne uno che nasce già sovradimensionato, visto che la stessa Regione chiede di giustificare l’esistenza di scuole sopra i 1200 alunni? La cosa assurda è che tale Comprensivo avrebbe come scuola media l’attuale Cino da Pistoia che da tre anni emigra alle Roncalli con le classi terze, per mancanza di spazi. Nello stesso edificio sono ospitati i bimbi delle Frosini, temporaneamente chiuse per lavori. Perché istituirne un secondo con due scuole medie (Roncalli e Marconi), caso unico? Dobbiamo pensare a scenari non esplicitati nella delibera di giunta? Come si possono istituire Comprensivi senza che vi siano gli edifici che li accolgano? La dimostrazione che si taglia e non si progetta è il caso delle scuole di Valdibrana, spostate come pedine, per far tornare i conti, senza altro criterio».