"Voleva colpire Pisa", bloccato: nel mirino Torre pendente, aeroporto e supermercato

Bloccato. Sarà espulso dal territorio italiano

Servizio di sicurezza per la Torre e il duomo di Pisa

Servizio di sicurezza per la Torre e il duomo di Pisa

Pisa, 12 agosto 2016 - L’intelligence italiana funziona. E ieri sera ha sventato un attentato a uno dei luoghi simbolo del nostro Paese nel mondo: la Torre di Pisa. Un giovane tunisino, proveniente da Torino, era infatti pronto a colpire con un attentato spettacolare la nostra città, quando grazie al lavoro di prevenzione svolto dagli uomini del Ros e del nucleo investigativo del comando provinciale dei Carabinieri di Pisa è stato bloccato e sarà espulso dal territorio italiano, sulla base di un provvedimento del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, prima che potesse realizzare il suo disegno. Tre gli obiettivi che il giovane aveva in mente di colpire: la piazza dei Miracoli con i suoi monumenti conosciuti in tutto il mondo, l’aeroporto e un importante centro commerciale. Ma gli uomini dell’intelligence dell’Arma sono arrivati prima.

Lo hanno intercettato scandagliando il web e il mondo delle chat seguite dagli islamici radicalizzati. Così hanno cominciato a seguirlo in tutti i suoi movimenti, fino a quando ieri si è mosso dal Piemonte verso Pisa. Ma qui è scattata la «trappola» tesa dagli investigatori che nel frattempo avevano rafforzato le misure di controllo degli obiettivi sensibili con la partecipazione anche delle altre forze dell’ordine, dei militari dell’Operazione Strade Sicure e della Polizia Municipale. E nella serata di ieri è stato subito rimpatriato. Oggi sarà il ministro Alfano a fornire gli ulteriori dettagli di tutta questa operazione.

Intanto che l’Italia sia sempre più al centro della propaganda Isis lo confermano anche due filmati, uno proveniente da una divisione media libica e l’altro da un sedicente gruppo appartenente allo Stato islamico: nei filmati compaiono il ministro degli esteri Paolo Gentiloni e il premier Matteo Renzi. In un altro, più recente, proveniente dalla Siria, invece si vede il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’accusa rivolta ai tre leader italiani è di essere crociati, che sostengono il governo di Fayez Serray. E non mancano riferimenti al passato coloniale dell’Italia in Libia.

Pisa finisce dunque direttamente e in maniera molto seria nel mirino del fanatismo religioso di marca islamica. Subito è stato disposto un potenziamento di tutte le misure di sicurezza e controllo ai siti considerati «sensibili» e potenzialmente a rischio: appunto piazza del Duomo con la Torre pendente (già da tempo sorvegliati speciali, l’aeroporto Galilei, ma anche – e questa è la novità delle ultimissime ore – tutti i luoghi di forte concentrazione di pubblico, compresi supermercati, mercati e centri commerciali cittadini.

MA anche altre sono le contromisure messe in atto. Proprio in queste ore è stato approvato il progetto esecutivo per i lavori di realizzazione di un nuovo impianto di videosorveglianza degli accessi alla piazza del Duomo. In totale sono 11 le videocamere che saranno installate prossimamente. Una ‘rete’ che si aggiungerà all’impianto della piazza già esistente di proprietà dell’Opera Primaziale.

Oltre alle telecamere è prevista la messa in opera di dissuasori pilomat ai quattro varchi che affacciano sull’area monumentale: le piazza Mania e Arcivescovado e le vie Santa Maria e Cardinale Maffi. Lo scopo dei pilomat è quello di impedire o almeno ostacolare episodi come quello avvenuto a Nizza il 14 luglio che ha visto olte 80 vittime. Si stima un costo di almeno 15mila euro per ciascun ostacolo a scomparsa.