Ex Breda, la "ferita" resta aperta. Niente parcheggio entro fine anno

Francesco Napoli (Gruppo Giusti): "Trattativa delicatissima con le banche"

Da sinistra Francesco Napoli e Paolo Salvadori del Gruppo Giusti (Foto Quartieri)

Da sinistra Francesco Napoli e Paolo Salvadori del Gruppo Giusti (Foto Quartieri)

Pistoia, 30 settembre 2016 -  Sono sicuramente settimane delicate, quelle in corso, per il futuro dell’area Ex Breda che, rappresenta, tutt’oggi la più grande «ferite aperta» a due passi dal centro storico. Il gruppo Giusti sta ridefinendo i costi (aumentati rispetto all’accordo precedente) per portare a termine i lavori nel mega cantiere che, si è nuovamente paralizzato mesi fa. L’unico punto «chiaro» della vicenda è che, a differenza di quanto previsto nel Piano urbano della mobilità annunciato dall’amministrazione comunale e in fase di presentazione nei vari quartieri della città, quei 400 posti auto, tanto richiesti dalle associazioni del commercio ma anche dalla cittadinanza, non saranno pronti entro fine anno. L’impegno degli imprenditori non è soltanto sull’area di sosta. L’obiettivo è quello di riuscire ad aprire anche l’hotel Hilton, il centro commerciale e rendere disponibili una serie di nuovi appartamenti che, di fatto, andrebbero a ridisegnare completamente una delle più importanti porte d’accesso alla città. Come nel 2014, anche ora, tutto è in mano al «pool» di banche che dovrà finanziare l’intera operazione.

Le banche con cui fu stipulato l’accordo erano 18: tra queste l’Iccrea, la Caripit, il Monte dei Paschi, Unicredit, Bnl, Banca Intesa. Un'operazione «ex novo» che ha richiesto necessari approfondimenti. «Contiamo di presentare il nuovo piano entro la fine d’ottobre – spiega l’amministratore delegato del gruppo Francesco Napoli – E’ difficile fare previsioni su quando e se si sbloccherà la situazione». Chiaramente una volta ottenuta la risposta (positiva) delle banche, il nuovo piano dovrà passare per l’omologa del tribunale. Tempi tecnici che potrebbero però significare nella realtà mesi. «A livello operativo, siamo in grado di concludere in breve tempo – aggiunge Napoli –. Il lavoro non ci spaventa. Ne va non solo della nostra credibilità imprenditoriale ma anche del bene che vogliamo alla città».