Strisciano per terra per beffare i sensori. Poi i ladri saccheggiano il ristorante

Hanno portato via dieci chili di caffè. E’ il sesto furto in due anni

Sul caso indagano i carabinieri, nella foto, di repertorio, i rilievi  della Scientifica dopo una spaccata AcerboniFotoCastellani

Sul caso indagano i carabinieri, nella foto, di repertorio, i rilievi della Scientifica dopo una spaccata AcerboniFotoCastellani

Agliana, 19 agosto 2017 - Hanno strisciato sul pavimento in perfetto stile del «passo del giaguaro» per non attivare i sensori dell’allarme e si sono introdotti dalla porta che guarda sul parcheggio. E’ così che nella notte tra giovedì e venerdì i titolari del bar ristorante La Casita di via Galilei ad Agliana hanno subìto il sesto furto da quando hanno aperto, due anni fa. Complice la chiusura per ferie del locale e la lontananza dei titolari, secondo una prima, sommaria, ricostruzione dei fatti, anche attraverso i filmati delle telecamere, i tre ladri incappucciati si sono introdotti spaccando il vetro della porta e sono rimasti comodamente all’interno del ristorante per circa 40 minuti, come si registra dalle immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno immortalato tutta l’azione.

I TRE HANNO avuto il tempo di cercare con calma denaro e risorse che tuttavia non hanno trovato e si sono accontentati di portare via 10 chili di caffè.  «Si sono introdotti all’interno alle 3.25 di notte – racconta la titolare Simona Del Vecchio, già pesantemente provata dagli altri 5 colpi subiti – passando dalla porta che guarda al lato del parcheggio. Non hanno usato tombini questa volta, ma una spranga di ferro per spaccare il vetro e farsi strada. L’allarme è scattato solo dopo, quando hanno tentato di entrare al piano di sotto, nel magazzino, ma poi sono riusciti a scappare prima ancora che le forze dell’ordine arrivassero, a quanto pare». Intanto si procede alla conta dei danni.

«I DANNI sono stati soprattutto alla porta – continua la titolare del ristorante ormai preso di mira – e poi all’interno dove è stato messo tutto a soqquadro. All’interno del locale infatti ormai non lasciamo più nulla di valore anche perchè non c’è più nulla da rubare. Il dispiacere però è tanto, soprattutto nel vedere come chi si introduce tocca o si fa largo tra la tua roba. Non sappiamo proprio perchè ci abbiano preso di mira. Non ci resta che pensare che siano dispetti pesanti, perchè ormai si dovrebbe sapere che all’interno del locale non è rimasto più nulla da portar via». Il bar ristorante, in cui lavorano 7 persone e che riaprirà il prossimo 28 agosto, è stato aperto circa due anni fa e da allora non ha avuto tregua per le visite di tutti i tipi da parte dei ladri, compresa la banda del tombino. L’ultimo colpo messo a segno dai ladri fu un’azione fulminea 11 mesi fa. Dopo aver rotto la porta con un tombino da 30 chili, i ladri entrarono nel locale e in 2 minuti arraffarono quello che poterono e in particolare gli spiccioli del fondo cassa e il tabacco sfuso per circa un migliaio di euro, mentre la volta precedente provocarono un danno da 12mila euro. Arianna Fisicaro