Addio allo chef Silvio Zanni. Raccontò la montagna a tavola

Ristoratore e voce di Radio montagna club. "Amava il suo lavoro"

Silvio Zanni (sulla sinistra) coi soci del ristorante

Silvio Zanni (sulla sinistra) coi soci del ristorante

Cutigliano (Pistoia), 30 settembre 2016 - Tante persone affollavano la chiesa di San Bartolomeo a Cutigliano, ieri, giovedì 29 settembre, per il funerale di Silvio Zanni, noto ristoratore della Montagna pistoiese che si è spento martedì all’età di 72 anni. A dargli l’estremo saluto, erano presenti in massa i compaesani di Pianosinatico, dove abitava da qualche tempo, e tante persone dai paesi vicini, fra cui diversi ristoratori locali.

Il nome di Silvio resterà scritto sulle pagine della cultura gastronomica della Montagna. Alla professione di chef si dedicò, anima e corpo, forte di una grande esperienza e creatività. Era conosciuto anzitutto come titolare, insieme ai soci, del ristorante "Silvio La storia a tavola" situato a Pianosinatico. Un locale che deve il nome alla trasmissione della scomparsa Radio montagna club in cui Zanni raccontava aneddoti e storie legate alla cucina. Originario di Bazzano (Bologna), si trasferì con la famiglia a Cutigliano. Lavorò come insegnante di Lettere e filosofia alle scuole medie, poi si sposò e si trasferì a Prato dove aprì un'enoteca. Trascorse un periodo in Francia e qui iniziò l’esperienza in cucina. Negli anni ‘80 tornò sulla Montagna pistoiese e aprì il locale "Fiocco di neve" a Ponte Sestaione, una spaghetteria con piatti contraddistinti da una certa contaminazione francese. Caratteristica che Silvio volle mantenere nelle specialità toscane del ristorante di Pianosinatico, seppur con una crescente attenzione per i prodotti a chilometro zero, secondo la filosofia di Slow Food. E una grande cura per i gli abbinamenti con i vini.

Proprio da un gruppo di appassionati di gastronomia nato in seno all'allora Arcigola prese vita nei primi anni ‘90 l'esperienza di quel locale che Zanni, asse portante della cucina, condivise assieme ai soci Andrea, Nadia e Lidia. Il ristorante, negli anni, si è affermato su diverse guide gastronomiche. "Silvio aveva un carattere estroso - rammenta il socio Andrea Vannucci - chi lo ha conosciuto, lo ricorderà per gli spaghetti con la cipolla rossa. Negli ultimi tempi era un po' affaticato. Gli avevano consigliato riposo e anche noi soci lo avevamo esortato a prendersi un periodo di stacco. Ma ciò non rientrava nel suo carattere testardo. Continueremo l'esperienza del ristorante a Pianosinatico. E penseremo anche a qualche iniziativa per ricordare Silvio, magari pubblicando il ricettario, ancora incompiuto, a cui stava lavorando".