Niente acqua in parrocchia: "Metodi inaccettabili"

Don Biancalani replica a Publiacqua dopo che per due giorni alla parrocchia di Vicofaro è stato tolto il servizio: "Si tratta di un'utenza che ha sempre pagato". All'attacco anche i comitati

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Pistoia, 25 agosto 2016 - "Due giorni senz'acqua, senza preavviso mentre svolgiamo un servizio pubblico alla comunità ospitando, senza chiedere un euro, profughi e senzatetto". Don Massimo Biancalani non ci sta e replica a Publiacqua suli motivi che hanno portato al distaccamento del servizio idrico per 48 ore nella parrocchia di Vicofaro a causa del mancato pagamento di una bolletta mandata per posta anzichè addebitata sul conto corrente bancario. "Siamo un'utenza che ha sempre pagato regolarmente le bollette - tuona don Biancalani - E per un pagamento saltato si stacca il servizio senza avvertire? Non regge neanche la motivazione del numero telefonico sbagliato. Non si può togliere un servizio pubblico senza informare preventivamente chi ne usufruisce. Non penso soltanto al mio caso - conclude il parroco - ma anche a quelle famiglie che si possono trovare nella stessa situazione. Il metodo deve essere cambiato. L'acqua è un bene pubblico e va gestita come servizio pubblico, il gestore se lo ricordi". A Vicofaro il servizio è stato ripristinato grazie all'intervento del consigliere comunale Massimiliano Sforzi e del sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli.

All'attacco contro le scelte del Comune sul tema il comitato Acqua bene comune. " Questo distacco è avvenuto senza l'indispensabile preavviso e in presenza della domiciliazione bancaria delle bollette, per cui Don Massimo Biancalani è rimasto esterefatto, perché non si era accorto che due bollette gli furono inviate unitamente al bollettino postale, cosa che invece succede a chi non ha il Rid. _ scrive l'associazione in una nota -.  L'assenza e il totale silenzio dei nostri amministratori che incassano sproporzionati dividendi ci fa davvero rabbrividire, Ci sentiamo venduti a multinazionali e faccendieri per una seggiola che serve solo al loro tornaconto privato, visto che una partecipata, a maggioranza pubblica, zittisce questi politicanti sempre più ricattabili. Era stata Promessa la ripublicizzazione dell'acqua dal nostro sindaco in campagna elettorale, a quattro anni dalla sua elezione questi sono i risultati ? Ricordiamo che il sindaco è l'autorità competente che ha facoltà di impedire il distacco dell'acqua. Un sindaco che in campagna elettorale si è dichiarato a favore dell'acqua pubblica e si dimostra totalmente assente nella dibattito per il diritto all'acqua mostra contraddizioni che screditano il suo ruolo. Si adoperi almeno per far rispettare le leggi che il comune ha prodotto quella contro i distacchi è stata votata all'unanimità".