Nel Lecchese l'acqua costerà di più
Pistoia, 23 settembre 2016 - Sono convinti, tutt'ora, di essere nella legalità. Per due anni hanno scalato dalle bollette dell'acqua il 13,66 per cento della somma che spettava al gestore del servizio idrico, Publiacqua. Lo hanno fatto in base all'esito del referendum del 2011, perchè "l'acqua è un bene pubblico". Questo motivo, però, non è bastato al gestore che, due giorni fa, ha tolto il contatore che serviva il condominio di via Fiorentina 23. All'appello secondo Publiacqua mancano 800 euro che le tre famiglie devono saldare.
Il primo avvertimento è arrivato lo scorso giugno. "Publiacqua ci ha inviato una raccomandata chiedendoci di saldare quella percentuale che avevamo scalato dalle bollette- racconta una delle utenti coinvolte nella vicenda -. Noi invece abbiamo continuato a pagare soltanto l'effettivo consumo. E' scattato così il primo stacco al quale ha fatto seguito una mia denuncia dai carabinieri".
Non solo, le famiglie, imperterrite, sono scese in strada ed hanno riaperto il contatore per continuare ad usufruire dell'acqua. All'ultima bolletta stessa storia. Il pagamento è avvenuto con l'autoriduzione del 13,66 per cento. Publiacqua non ci ha pensato un secondo di più, ha mandato un tecnico a togliere il contatore.
Sono scattate ore frenetiche in cui sono stati interpellati i politici locali tra cui la vice sindaco Daniela Belliti e Stefano Cristiano membro del Cda di Publiacqua. "Nessuno che sia stato in grado di darci una risposta coerente - tuona - Noi stiamo seguendo quella che in gergo tecnico si chiama obbedienza civile e il gestore ci toglie il servizio. Ci sembra un'assurdità perchè l'acqua è un bene pubblico e tale deve essere. L'acqua è un bene essenziale che non si può togliere ad alcuno. Mai".
Dopo essersi rivolti allo sportello del gestore con tutti i documenti in mano sembra che i condomini in serata riavranno il loro contatore.