Pasqua: impianti chiusi, alberghi mezzi vuoti. In montagna resistono solo i ristoranti

Il mordi e fuggi salva soltanto il 'food'

La stagione sciistica all’Abetone è finita e le presenze per Pasqua negli  hotel sono inevitabilmente scarse (foto archivio Castellani)

La stagione sciistica all’Abetone è finita e le presenze per Pasqua negli hotel sono inevitabilmente scarse (foto archivio Castellani)

Pistoia, 15 aprile 2017 - Se il Natale non è stato brillante per molte attività turistiche dell’Appennino pistoiese, la Pasqua non darà grosse possibilità di riscatto. La chiusura anticipata della stagione sciistica e l’avvento molto avanzato sul calendario di queste festività penalizzano la montagna, a vantaggio di altri tipi di località. Ma in molti puntano il dito verso l’assenza di alternative al turismo bianco. Fatto sta, gran parte degli alberghi trascorreranno il weekend con molte camere vuote. «Prenotazioni? – esordisce Giuliano Tonarelli dell’hotel Villa Patrizia di Cutigliano – oramai, in questi giorni, non sappiamo più cosa sono. Il lavoro per Pasqua sarà quasi zero. Il fatto che gli impianti abbiano già chiuso fa il suo, ma in generale ad aprile, anche quando c’è neve, la gente ha voglia di dirigersi altrove. Purtroppo, ancora una volta, emerge come in montagna manchino attrattive diverse dallo sci. Se non promuoviamo le altre potenzialità che abbiamo, possiamo anche chiudere». «Una Pasqua con pochissimo movimento – spiegano dall’hotel Excelsior di Abetone – quest’anno l’attività sciistica non potrà esserci di supporto». «Per noi la Pasqua non è mai stata importante dal punto di vista lavorativo – ci dicono dall’hotel Miramonte di Cutigliano – in compenso, abbiamo ricevuto gli auguri da clienti abituali che torneranno in estate».

«STIAMO LAVORANDO bene con i gruppi – riferisce Carluccio Ceccarelli dell’albergo Sichi di Pian degli Ontani – soprattutto sportivi o scolaresche, frutto di promozioni fatte in passato. Ma c’è poco movimento di gruppi familiari». Anche per l’hotel Franceschi di Gavinana i gruppi sono determinanti: «lavoriamo bene coi turisti inglesi – ci dicono i titolari – e abbiamo un gruppo di veneti. C’è anche qualche prenotazione di individuali. Insomma, non ci lamentiamo». «Una Pasqua molto tranquilla per quanto riguarda l’albergo – ci spiegano dal Regina di Abetone – bene invece per il pranzo».

SE I TURISTI LATITANO, regge infatti il lavoro per i ristoranti, spesso legato alla gita fuori porta di un giorno. «Per il pranzo di Pasqua abbiamo tutto prenotato da oltre un mese – ci dicono da Il Mammolo di San Marcello – e anche per il lunedì ci aspettiamo movimento. Molti clienti vengono dalla pianura, ma sono abituali». «Siamo pieni sia per Pasqua che per Pasquetta – spiegano dal ristorante Il Nonno Cianco di Cutigliano – soprattutto grazie a persone che si trattengono in montagna dalla mattina alla sera o proprietari di seconde case».