Pistoia, 25 aprile 2014 - Cominciamo dal nome, “nerd”, che, tranquilli, non è una parolaccia. Non “C’era una volta…”: siamo ai giorni nostri. Nell’epoca social, verso una digitalizzazione globale anche delle stesse relazioni, emerge, pur restando sommersa, la figura del “nerd”. Agli occhi dei più il “nerd” corrisponde allo stereotipo di un occhialone, secchione, smanettone, fissato con la tecnologia avanzata e poco propenso alla socializzazione. In poche parole: uno che passa le giornate incollato a pc, tablet o smartphone che sia. Immaginiamo di togliere a questo nerd tutti i suoi supporti digitali e di “sbatterlo” in mezzo al mare, tornando alla carta, alle mappe, al “sapersela cavare da solo”.

 

E senza neanche un “Mi piace” o un “Reweet” delle sue foto o dei suoi status diffusi sui social, non un’interazione che alimenti il suo narcisismo o il suo bisogno di relazioni e consensi digitali. Naturale che se questa situazione finisse in tv lo spettatore passerebbe buona parte del suo tempo domandandosi: “Ma alla fine, ce la farà?”. È più o meno questo il senso dell’avventura “Save the nerd”, un progetto che porterà tre ragazzoni, Filippo Gruni, Lorenzo Cipriani e Stefano Bizzarri, a bordo dello Swan 46, una barca a vela che attraverserà l’oceano.

 

Posti da sogno, Saint Martin, Caraibi, fino a far ritorno sulle nostre coste, a Viareggio. Fino a quaranta giorni cullati e guidati esclusivamente dal vento e dalle onde. In pratica una disintossicazione dalla droga più moderna, la tecnologia, una sfida, in particolare per Filippo, il più “malato” dei tre, che dovrà cercare di rientrare in Italia completamente guarito. Ne verrà fuori un “docu-reality” presumibilmente suddiviso in sedici puntate della durata di tredici minuti ciascuna che potrebbero finire (il condizionale è al momento d’obbligo) su uno dei più importanti canali digitali nazionali.

 

A bordo con i tre ci sarà Valerio Bardi, noto skipper pratese trapiantato a Londra da vent’anni, che sarà in viaggio in veste di membro dell’equipaggio e armatore della barca, insieme anche a Lorenzo Cipriani, skipper a sua volta. Partenza fissata a giorni, per rientrare presumibilmente intorno alla fine di maggio. A sostenere il progetto, insieme ad alcuni sponsor (Ambrogio Voip, azienda pratese di telecomunicazioni, mentre Kiwi Drop vestirà i quattro a bordo; supporto di Centro Velico Caprera e Giovani ViBanca), anche una campagna di raccolta fondi promossa su Indiegogo (www.indiegogo.com/projects/save-the-nerd) alla quale chiunque potrà contribuire con un importo a piacere. E buon vento a tutti.

 

linda meoni