Pistoia, 23 aprile 2014 - I medici e gli infermieri lo hanno chiamato “percorso assistenziale extraospedaliero per l’attivazione e l’erogazione della terapia antibiotica a domicilio”, ma il progetto, realizzato dalla unità operativa di malattie infettive della ASL3,  per Vilma significa non essere più ricoverata in ospedale e poter fare le terapie nel suo letto, a casa, o sdraiata sul divano della Fabbrica delle Emozioni, dove settimanalmente svolge l’attività di socializzazione e i laboratori. 

Vilma ha 25 anni –racconta la sorella Ema-  soffre da sempre di una patologia infettiva e, periodicamente, deve fare una terapia antibiotica per via endovenosa che prima richiedeva il ricovero in ospedale, anche prolungato, da lei sempre vissuto con grande disagio. Recentemente –continua Ema- i medici ci hanno parlato della possibilità di fare le cure a casa e, in una riunione, hanno spiegato a noi familiari che il progetto poteva essere adeguato alle necessità espresse da Vilma, che è disabile”.

Il nuovo progetto, attivo solo da due settimane, è a tutti gli effetti, un servizio territoriale che viene garantito nelle zone distretto di Pistoia e Valdinevole dal personale ospedaliero. Per ora, è in fase sperimentale ma sono già numerosi i pazienti che, come la giovane Vilma, ne usufruiscono, e con enormi ed immaginabili vantaggi: primo fra tutti quello di poter stare nella propria casa e ricevere le stesse cure garantite dall’ospedale.

“Ora la malattia non esclude più Vilma dalla sua vita quotidiana- racconta ancora la sorella Ema-  può frequentare regolarmente la Fabbrica delle Emozioni perché il personale sanitario del reparto dell’ospedale si è reso disponibile a curarla anche lì e il Comune di Pistoia ha dato l’autorizzazione; è un bell’esempio di integrazione tra più enti per aiutare le persone malate”.

Il team del progetto che, a turno, si reca a casa dei pazienti è composto da sette medici e tredici infermieri, in pratica la totalità del personale di malattie infettive.
A casa, con i farmaci forniti gratuitamente al servizio ospedaliero (di cui è responsabile il dottor Paolo Giannelli) vengono curate patologie infettive come endocarditi, infezioni su protesi ortopediche, osteomieliti croniche. 

“Il nostro programma –spiega il direttore del reparto dottor Corrado Catalani- si ispira a precisi principi etici quali ad esempio la possibilità da parte del paziente di poter scegliere se essere assistito a casa o in ospedale, la globalità e la specializzazione dell’intervento al domicilio anche in accordo con le necessità della famiglia e il livello di professionalità tecnica e sicurezza che non è inferiore a quello offerto in ospedale.”

L’intervento è sempre personalizzato e continuativo: per andare incontro ai bisogni assistenziali del paziente il trattamento è garantito anche nei giorni festivi. E’ il primo progetto del genere a livello regionale, realizzato senza costi aggiuntivi fortemente sostenuto anche dai responsabili delle zone distretto di Pistoia e Valdinievole, rispettivamente la dottoressa Gabriella Bellagambi e il dottor Claudio Bartolini nell’ottica di un sempre maggiore potenziamento delle cure sul territorio. 

Il progetto è stato presentato anche ad alcuni rappresentanti dei Medici di medicina generale che lo hanno apprezzato.