Pistoia, 17 aprile 2014 - I due candidati a sindaco del Comune di Montale, Gianna Risaliti e Ferdinando Betti, laveranno i piedi a dodici giovani e ragazzi durante il rito del giovedì santo, oggi, alle ore 21,15, nella Chiesa di San Giovanni Evangelista di Montale. L’iniziativa di far partecipare i due candidati a sindaco è venuta dal Proposto di Montale don Paolo Firindelli che anche quest’anno ha voluto introdurre un elemento di novità nella tradizionale cerimonia della lavanda dei piedi. I due candidati, che si stanno per fronteggiare nella campagna elettorale delle prossime comunali del 25 maggio, eseguiranno la lavanda dei piedi insieme al parroco e a due coppie di genitori. Si chineranno per lavare, asciugare e baciare i piedi dei ragazzi seduti in circolo intorno all’altare.

 

Due generazioni saranno a confronto, ma una, quella dei più grandi, sarà al servizio di quella dei più giovani, quasi un rovesciamento simbolico di quanto è avvenuto negli ultimi decenni nella nostra società, caratterizzata non di rado da una penalizzazione dei giovani da parte di generazioni adulte troppo sprecone e attaccate al potere. «Ho invitato i due candidati – spiega Don Paolo – perché a volte dei giovani si parla molto ma non sempre si sta con loro e si ascoltano. I giovani hanno bisogno di essere accompagnati e sostenuti nelle loro fragilità».

 

Un compito non solo educativo, quello di dedicarsi ai giovani, ma anche politico e come tale impegnativo per chi si candida a guidare il governo locale. Don Paolo non perde così l’abitudine di calare nella vita attuale i simboli antichi del culto cristiano. L’anno scorso furono dodici consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, a stare al posto che fu degli apostoli, l’anno precedente furono protagoniste le coppie e non solo quelle sposate, anche quelle conviventi, mentre nel 2011 il parroco lavò i piedi a dodici donne. Il motivo conduttore è quello dell’apertura della chiesa alla comunità tutta in tutti i suoi vari aspetti, perché la Quaresima non è il momento del ripiegamento ma delle iniziative forti e nuove.

 

Giacomo Bini