Pistoia, 9 aprile 2014 - Sarà adottato dalla Regione come strumento formativo il progetto multimediale sulla tubercolosi che l’Azienda Usl3 di Pistoia, attraverso la unità operativa malattie infettive, stamattina ha presentato, all’Ospedale San Jacopo, agli operatori sanitari, principalmente medici e infermieri provenienti dalle strutture di infettivologia della Toscana, ma anche agli studenti, ai medici di medicina generale, ai responsabili dell’assessorato regionale alla salute e al presidente dell’ordine provinciale dei medici e chirurghi.

 

Erano, inoltre, presenti, il direttore generale e sanitario che ha sottolineato le implicazioni sociali ed economiche della malattia. Il progetto formativo sulla tubercolosi della Asl3 è il primo del genere a livello nazionale: si tratta di un prodotto multimediale, fruibile anche a distanza, con un semplice collegamento web, che illustra come affrontare la tubercolosi: dal test cutaneo, agli esami ematici, ai raggi X, alla Tc fino alla broncoscopia è rappresentata l’evoluzione della malattia e la terapia.
 

L’iniziativa, a costo zero, è stata realizzata interamente con le competenze aziendali interne: il progetto è stato alimentato dalla collaborazione di numerose strutture aziendali (reparti di malattie infettive, pneumologia, laboratorio analisi, radiologia, anatomia patologica, farmacia, ecc…) a dimostrazione delle enormi potenzialità che sono presenti nell’azienda sanitaria, frutto dell’attività clinica svolta quotidianamente dagli operatori.
 

I filmati e l’e book (il dottor Michele Trezzi, infettivologo, che ha lavorato al progetto, insieme al dottor Claudio Fabbri, nel presentarlo ha evidenziato il fatto che si potrà utilizzare con tablet e smartphone in qualsiasi contesto e momento) si basano esclusivamente sull’esperienza e le tecnologie di cui dispone attualmente la Asl3. In particolare il direttore generale, facendo riferimento alle nuove “degenze protette” dell’ospedale San Jacopo, le ha definite di altissimo livello, sia nella componete professionale che strutturale e tecnologica che è allineata con le linee guida più recenti.

 

In videoconferenza da Ginevra è intervenuto il professor Mario Raviglione, direttore del “programma mondiale tubercolosi” per l’Oms. Ha evidenziato che la malattia tubercolare è un problema tutt’altro che scomparso: nel mondo attualmente ci sono 8 milioni di casi, 5 milioni riguardano i bambini e 2,9 le donne con 4 mila morti al giorno e nessun Paese al mondo oggi ha eliminato la tubercolosi che persiste, nonostante l’incidenza della malattia e la mortalità negli ultimi anni siano diminuite ed ha, quindi, elogiato l’iniziativa della ASL3 per gli aspetti soprattutto diagnostici in essa contenuti di grande aiuto per molti sanitari.
 

In Italia il tasso annuale di incidenza della tubercolosi è in costante lenta discesa: i 7 casi ogni 100.000 abitanti ci classificano come paese a bassa prevalenza. Tuttavia si registrano ogni anno casi di tubercolosi in alcuni gruppi a rischio e in alcune classi di età: i cittadini non italiani rappresentano il 35% dei casi notificati e 13 casi ogni 100.000 abitanti riguardano ultra65enni. Dall’ultimo rapporto in Toscana i casi notificati sono stati complessivamente 277 di questi 15 nella ASL3 di Pistoia (popolazione residente 287.445).