Pistoia, 16 febbraio 2014 - Monta la protesta dei cittadini sull’uso di pesticidi a ridosso delle case da parte dei vivaisti e  si allarga a macchia d’olio. In questi giorni si sono mobilitati a quanto pare, migliaia di cittadini che fanno parte di un nutrito gruppo di associazioni del territorio provinciale, per avviare la sottoscrizione di una petizione da presentare entro l’estate a tutti i sindaci delle province di Pistoia, Prato e Firenze. Un documento in cui viene chiesto il rispetto della leggi nazionali e europee già in vigore, insieme al divieto dell’uso di sostanze chimiche in prossimità di abitazioni, strade, fossi e corsi d’acqua e l’obbligo di apposita segnaletica di pericolo sui terreni trattati con pesticidi.

A presentare questa azione collettiva, ieri mattina , presso la libreria Lo spazio di via dell’Ospizio, c’erano Alleanza beni comuni, i Gas (gruppi di acquisto solidali) del territorio provinciale, l’associazione Terredaria, comitati civici tra cui quello di San Rocco coinvolto nella vicenda dei pesticidi in via Carota e Molina, e altri rappresentanti di organizzazioni insieme a semplici cittadini interessati all’argomento.«Siamo tantissimi — ha spiegato ieri mattina Rosanna Crocini di Alleanza beni comuni — più persone di quanto i nostri amministratori possano immaginare. Raccoglieremo firme almeno per tre mesi a partire da ora, e contiamo, per l’estate, di presentare la petizione a tutti i sindaci dei comuni della piana fino ad arrivare a Firenze. L’Arpat ha parlato chiaro in questi giorni sui giornali — aggiunge Crocini —. C’è contaminazione anche della falda acquifera ed è gravissimo. Chi ha inquinatoil territorio? Noi cittadini sicuramente no, ma possiamo contribuire a fermare questa cosa. Chiediamo che, chi, per primo, deve tutelare la salute dei cittadini, lo faccia al più presto».


«Evidenze scientifiche ci sono — interviene Paolo Bardazzi del gruppo Gas di Colle di Quarrata —. Basta documentarsi su internet. Dottori, esperti del settore, primari hanno già collegato i pesticidi a numerose malattie umane. Tumoridi varia natura, Parkinson, aborti e tante altre patologie a partire dalle più comuni allergie. Dobbiamo, col tempo, riuscire ad invertire questa tendenza. Bonificare le acque da queste sostanze e prendere tutti gli accorgimenti del caso, come l’uso di sostanze prettamente biologiche». «Qui si parla della vita delle persone — riprende ancora la parola, Rosanna Crocini — .Non apparteniamo a nessun partito ma vogliamo fare politica, esattamente quella di riprenderci i beni che ci appartengono. E che l’assessore all’ambiente del Comune di Pistoia Mario Tuci non ci venga a dire che non esistono documenti contingibil per fare un’ordinanza che obblighi i vivaisti a usare questi prodotti a distanza dalle case — polemizza —. Quelli di Arpat allora cosa sono?».

La raccolta firme per la petizione di Alleanza beni comuni si terrà tutte le domeniche al parco verde di Olmi ,il sabato mattina al mercato di Pistoia e in altre occasioni che verranno pubblicizzate giorno per giorno.
 

Michela Monti