Pistoia, 8 febbraio 2014 -  Ieri mattina è stato approvato il Piano d’ambito dell’Ato Toscana Centro per l’organizzazione del ciclo di gestione dei rifiuti dell’area Firenze-Prato-Pistoia. Il Comune di Pistoia era rappresentato dal vicesindaco Daniela Belliti.

“Si tratta di risultati importanti e positivi – spiega il vicesindaco di Pistoia Daniela Belliti – che vanno anche a rafforzare le previsioni contenute nel Piano dei Rifiuti in discussione nel Consiglio regionale toscano, che si propone su tutta la Regione l’obiettivo della raccolta differenziata al 70% entro il 2020; l’ATO Toscana Centro pone un obiettivo ancora più ambizioso del 70% di differenziata entro il 2018 grazie anche all'impegno del Comune di Pistoia di raggiungere sempre nel 2018 l'89% di raccolta differenziata".

Il Comune di Pistoia aveva presentato numerose osservazioni, ipotizzando uno scenario più virtuoso rispetto a quello previsto dal Piano, con una produzione di rifiuti inferiore dovuta da una parte alle buone pratiche che si sono diffuse (come i fontanelli, i prodotti alla spina o i negozi dedicati solo a prodotti sfusi) e dall’altra ad una previsione più realistica sulla ripresa economica e del conseguente andamento dei consumi.

L’amministrazione aveva inoltre proposto una riformulazione del fabbisogno degli impianti di trattamento del Rsu che, per il termovalorizzatore di Montale in particolare, sancisse fin da subito il superamento della previsione di ampliamento dell’impianto. Per ridurre ulteriormente i costi per i cittadini, il Comune di Pistoia ha proposto l’ulteriore ottimizzazione della mappa dei centri di raccolta (11 milioni di euro di costo).
Una specifica osservazione era stata riservata agli orari di apertura al pubblico degli sportelli: il Piano prevedeva infatti per Pistoia 10 ore settimanali di apertura spalmati su un minimo di due giorni.

L’amministrazione ha chiesto di raddoppiare i giorni di apertura degli sportelli con almeno 20 ore a settimana su quattro giorni. Il Comune aveva inoltre proposto un osservazione sulle previsioni del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti che sarà sviluppato a Pistoia per raggiungere obiettivi ambiziosi di raccolta differenziata, con la sperimentazione di modelli intrecciati tra porta a porta e conferimento volontario dei rifiuti, tenendo conto delle caratteristiche geomorfologiche del territorio. Un’altra osservazione ha riguardato le forme di partecipazione dei Comuni alla definizione del Piano Economico-Finanziario di Ato e al controllo dei costi del servizio.

Il lavoro compiuto con l’Ato ha portato a una modifica significativa della originaria proposta di Piano, che ora prevede di collocare al 2015 una revisione generale sulla produzione dei rifiuti, aggiornando i flussi attualmente previsti e consegnando alle province (enti competenti sul fabbisogno impiantistico) il quadro aggiornato per apportare le modifiche alla previsione degli impianti ora in essere, con l’obiettivo di ridurne il numero. Sul termovalorizzatore di Montale il Piano si limita adesso ad indicare l’attuale attività dell’impianto, cancellando di fatto definitivamente il suo potenziamento. I centri di raccolta vengono determinati non più per singolo Comune, ma per aree omogenee e in base al numero degli abitanti, riducendo da 41 a 36 il numero previsto. Sono state inoltre modificate le schede del servizio di Pistoia, adeguandole al Piano Industriale redatto con Publiambiente per l’estensione della raccolta differenziata su tutto il territorio comunale, ed è stato previsto il raddoppio degli orari di apertura degli sportelli, dalle 10 ore settimanali iniziali a 20. Per quanto riguarda le forme di partecipazione dei Comuni, saranno introdotte nel bando di gara, per poi essere successivamente inscritte nel contratto di servizio con il gestore.

Ieri mattina, all’assemblea dell’Ato per l’approvazione del Piano d’Ambito erano presenti tutti i comuni della Provincia di Pistoia, ad eccezione di Abetone e Buggiano, ed hanno votato compattamente a favore del Piano.

Il Piano era stato adottato il 26 luglio 2013, fino al 4 ottobre si è svolto il processo di consultazione, ed è poi iniziato l’esame delle osservazioni pervenute.
Da oggi partono i trenta giorni di tempo a disposizione delle province, che devono pronunciarsi sulla conformità del Piano d’Ambito rispetto al Piano interprovinciale, dopodiché sulla base del Piano approvato l’Ato Toscana Centro predisporrà il bando di gara per l’affidamento del servizio ad un unico soggetto gestore per tutta l’area Firenze-Prato-Pistoia.