Pistoia, 14 gennaio 2014 -  In arrivo il pagamento di nuove imposte. Ma il pagamento, almeno stavolta, non riguarderà tutti. Nel Comune di Pistoia gli unici contribuenti che dovranno provvedere al versamento della mini-Imu sono i possessori di abitazioni principali accatastate in categoria A/7 (villini), per le quali era stata deliberata nel 2012 l’aliquota dello 0,6%, nonché gli imprenditori agricoli e coltivatori diretti possessori e conduttori di terreni agricoli, per i quali era stata deliberata nel 2012 l’aliquota dello 0,96%.
L’importo dovrà essere appunto versato entro il 24 gennaio 2014 con le stesse modalità utilizzate per il versamento dell’Imu, vale a dire attraverso la presentazione del modello F24 presso gli sportelli bancari o postali. Ulteriori approfondimenti sono consultabili sul sito del comune nella pagina «Tasse e tributi». Per avere informazioni più dettagliate i cittadini possono rivolgersi direttamente al Servizio entrate (telefono 0573.371730, fax 0573.371704, e-mail [email protected]) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 (il mercoledì fino alle 13); il martedì e il giovedì anche il pomeriggio dalle 15 alle 17.


«Poichè lo Stato — si legge in una nota di Palazzo di Giano — non ha reperito le risorse finanziarie per coprire completamente il mancato gettito causato ai Comuni dall’abolizione dell’Imu sull’abitazione principale e su altre tipologie di immobili per l’anno 2013, questo dato, emerso recentemente e confermato anche dopo le richieste pressanti dei Comuni a trovare una soluzione condivisa, ha imposto la previsione della cosiddetta mini-Imu».


Come si ricorda ancora dal Comune, nella versione definitiva del provvedimento si chiede un nuovo versamento ai contribuenti che posseggono abitazioni principali accatastate in categorie per le quali il Comune ha deliberato già nel 2012 un’aliquota maggiore a quella prevista per legge (pari allo 0,4%), nonché per i terreni agricoli posseduti e condotti da imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti: anche in questi due casi infatti il Comune aveva deliberato nel 2012 un’aliquota maggiore a quella prevista dalla legge (pari allo 0,76%).