Pistoia, 17 novembre 2013 - La Slittovia Abetone srl chiede l’intervento della Regione per scongiurare
la chiusura della sciovia del Gomito,
dopo che la commissione Bilancio del Senato ha dichiarato inammissibile – per estraneita? della materia in quanto la Legge di stabilita? puo? decidere solo su materie finanziarie ? l’emendamento che modificava da quattro a sei anni la durata della proroga per le scadenze tecniche degli impianti a fune.

 

“Abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere per evitare la chiusura della sciovia e siamo pronti a continuare su questa strada – comunica la societa? che gestisce l’impianto del Gomito, che collega le piste del centro del paese di Abetone e della frazione de Le Regine con le zone dell’Ovovia della Val di Luce e del Pulicchio – ma con questa notizia da Roma siamo tornati al  punto di partenza”.

 

La societa? ricorda l’iter degli ultimi mesi per arrivare a una soluzione: “Da parte nostra abbiamo provveduto a fare quei controlli necessari, anche se non previsti, per  garantire la dichiarazione di sicurezza del trasporto degli utenti. Adesso siamo convinti che un intervento della Regione, anche attraverso l’apertura di un tavolo con il Governo, possa contribuire ad arrivare a un provvedimento tampone che consenta l’apertura di questo impianto. Il sindaco di Abetone Giampiero Danti si e? particolarmente impegnato su questa strada e ha continuamente riaffermato la propria disponibilita? ad un intervento in tal senso, la presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni ha dato un forte contributo per arrivare ad una soluzione di questa problematica. Il Parlamento, gia? nell’agosto scorso, ha approvato un Ordine del giorno favorevole alla concessione della proroga e alla eliminazione del concetto di ‘fine vita tecnica’, grazie all’intervento dei deputati Bini, Fanucci e Velo, i senatori Nencini, Matteoli, Esposito, Chiti, Fedeli che hanno presentato l’emendamento non ammesso alla discussione dell’Aula”.
 
 

 

“Crediamo – concludono da Slittovia Abetone -­ ci siano tutti i presupposti, compreso quello dell’eliminazione di una diversita? di normativa con i territori a statuto speciale, per scongiurare la chiusura del nostro impianto, determinante per tutto il comprensorio sciistico abetonese. Questo eviterebbe anche di mettere a rischio un importante numero di dipendenti che, direttamente o indirettamente, lavora in questo settore”.