Pistoia, 18 febbraio 2013 - E’ scoppiata una vera e propria guerra sulla «privacy», dopo che un cittadino ha filmato una vigilessa mentre era intenta ad elevare sanzioni alle auto in sosta davanti alla scuola di danza Milleluci di Serravalle. La vigilessa, infatti, quando si è accorta della ripresa video, ha subito chiesto al cittadino di cancellare il video, altrimenti avrebbe fatto una segnalazione in Procura. L’autore del video, esasperato per le continue multe che i genitori dei bimbi che frequentano la scuola ritrovano sulle proprie auto, ha replicato spiegando alla vigilessa che le norme sulla privacy consentono le riprese in tutti i luoghi pubblici, e che per questo motivo non sarebbe incorso nella violazione di alcuna legge. Sul caso è intervenuto il comitato cittadini di Serravalle, che chiede al Comune di venire incontro alle esigenze dei cittadini.

Il comitato di cittadini di Serravalle torna all’attacco contro il corpo di polizia municipale. Ancora una volta a scatenare le ire dei cittadini, le sanzioni che vengono elevate alle auto in sosta dei genitori che vanno a riprendere i propri figli davanti alla scuola di danza Milleluci di Casalguidi. Questa volta un componente del comitato civico ha deciso di filmare con il telefonino un vigile mentre sanzionava le vetture e così è scoppiata una vera e propria guerra sulla privacy con tanto — sembra — di segnalazione in Procura.

«Un cittadino che fa parte del nostro comitato passando per caso con la propria vettura davanti alla scuola di danza, ha notato i vigili urbani intenti ad elevare multe alle auto in sosta dei genitori che vanno a riprendere i propri bambini — scrive in una nota il comitato civico di Serravalle —. Già in passato ci siamo impegnati a far comprendere all’amministrazione che si tratta di multe di poco ‘buon senso’».

«La vigilessa che si è accorta della ripresa, ha intimato al cittadino di cancellare immediatamente il video e consegnare il cellulare perché privo di autorizzazione. Dopo aver ricevuto un rifiuto perché le riprese sono state realizzate in luogo pubblico e quindi legittimate dallo stesso garante della privacy che consente ai cittadini riprese in luoghi pubblici anche alle forze dell’ordine, la vigilessa in questione ha chiesto i documenti del cittadino per una segnalazione al magistrato. Ci domandiamo se non sia a questo punto il caso di pensare di spostare la sede della scuola di danza vista la scarsa comprensione del corpo dei vigili urbani nei confronti dei genitori che spesso con il freddo e la pioggia cercano di accompagnare le bambine a danza evitando di parcheggiare a cento metri di distanza, senza intralciare il traffico.

«Ci domandiamo — aggiunge nella nota il comitato — come mai i vigili urbani siano così distratti su tanti temi che li riguardano ma solerti a redigere verbali in modo sistematico. Adesso basta, vogliamo un Comune che capisca le esigenze dei propri cittadini e chiediamo un’amministrazione che, nel rispetto delle regole, dia il buon esempio con una gestione oculata delle risorse».

Michela Monti